Contratti: lo scontro in Confindustria

 

Roma – Il punto della contesa riguarda i contratti del settore alimentare. Ne parla oggi su Repubblica, Marco Patucchi (p.21 ). “La lista dei “dissidenti” di Confindustria si allunga. Gruppo Campari, Fontanafredda, Citterio, JDE (Hag-Splendid), Italian Tobacco Manifaturing, Gruppo De Cecco, Acqua Sant’anna, hanno comunicato ai sindacati l’adesione al nuovo contratto del settore alimentare (6.850 aziende, 385 mila addetti, l’8% del PII italiano). Quello firmato il 31 luglio da tre associazioni di categoria (Unionfood, Assobirre e Ancit) con Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, ma disconosciuto da Confindustria e dalla federazione del settore, Federalimentare. Una crepa nel fronte degli industriali, che rischia di trasformarsi in un’implosione dagli effetti imprevedibili. Perché quella sul contratto degli alimentari è ormai considerata la vertenza simbolo dell’intera stagione dei rinnovi. Un autunno caldissimo. Non a caso, lunedì scorso, due delle tre ore di confronto tra Confindustria e sindacati confederali a via dell’Astronomia, se ne sono andate proprio per parlare (o, meglio, litigare) del contratto degli alimentaristi.