Maltempo, Coldiretti: tre grandinate al giorno in questa estate pazza mettono a rischio l’agricoltura

Roma – Allarme clima. I cambiamenti climatici hanno fatto esplodere il pericolo idrogeologico – sottolinea la Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con il risultato che sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. Una situazione aggravata dal fatto che – evidenzia la Coldiretti – il territorio italiano è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con la perdita negli ultimi 25 anni di oltre un quarto (-28%) della superficie agricola utilizzabile in Italia ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari secondo la Coldiretti. Ma non si tratta purtroppo di un fenomeno isolato – spiega Coldiretti – perché lungo tutta la Penisola in poco più di un mese e mezzo si sono verificati 484 eventi estremi fra violenti nubifragi, trombe d’aria, grandinate e bombe d’acqua che hanno causato pesanti danni a uliveti, ortaggi in pieno campo, frutteti, vigneti e tabacco ma anche a strutture rurali con tetti scoperchiati e serre divelte, Siamo di fronte – evidenzia la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. I cambiamenti climatici hanno fatto esplodere il pericolo idrogeologico – sottolinea la Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con il risultato che sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. Una situazione aggravata dal fatto che – evidenzia la Coldiretti – il territorio italiano è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con la perdita negli ultimi 25 anni di oltre un quarto (-28%) della superficie agricola utilizzabile in Italia ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari secondo la Coldiretti.