Sanità, caso Lucentis: la Regione ha tutelato terapie e risparmio

Milano – “Valutiamo il ricorso al Consiglio di Stato. La condotta di Regione Lombardia in relazione ai farmaci contro la maculopatia è stata sempre trasparente, a tutela dei piani terapeutici dei pazienti, e ha generato un risparmio pubblico enorme per il Servizio sanitario nazionale”. Lo afferma in una nota l’assessore al Welfare della Regione Lombardia in relazione alla sentenza del TAR sul ‘caso Lucentis’. Dopo che la sanità pubblica ha rimborsato per anni centinaia di milioni di euro per ‘uso dominante’ di due farmaci commercializzati da Bayer e Novartis, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha inserito l’AVASTIN, un farmaco molto meno costoso, nell’elenco dei prodotti rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale ‘off label’ cioè per le terapie non previste dall’autorizzazione al suo commercio. “In attesa del giudizio di equivalenza dei farmaci da parte di Aifa – spiega l’assessore – Regione Lombardia, sul presupposto assodato della pari valenza terapeutica, ha deciso di rimborsare agli erogatori un prezzo medio a prescindere dal prodotto impiegato per la cura delle maculopatie, senza pregiudicare la salute dei pazienti e salvaguardando i piani terapeutici in essere”. “Il TAR sembra ritenere necessaria la preventiva dichiarazione di equivalenza – sottolinea – che ci auguriamo AIFA possa disporre al più presto”. “Accogliamo con soddisfazione la scelta del TAR – conclude – di respingere la richiesta multimilionaria di risarcimento avanzata dalle Multinazionali giudicando la condotta regionale ‘Non connotata’ da anti-giuridicità colposa. Regione Lombardia ha agito con l’obiettivo di contenere i costi senza pregiudicare la salute dei pazienti, come dimostrano le migliaia di interventi eseguiti con piena soddisfazione dei pazienti dall’1 agosto 2019 (data di entrata in vigore delle disposizioni regionali)”.