Sindacati, Airport Handling: sì alla Newco Alitalia no al dumping sociale

Sindacati, Airport Handling: sì alla Newco Alitalia no al dumping sociale

Milano – Oggi i lavoratori di Airport Handling sono riuniti in presidio per manifestare contro la decisione di Alitalia che ha interrotto il contratto in essere con Airport Handling (circa 500 dipendenti a Linate), per passare all’autoproduzione. “Con atto unilaterale Alitalia in Amministrazione Straordinaria ha deciso che dalla riapertura di Linate la compagnia assisterà direttamente circa il 70/75 % dei voli e lascerà il rimanente ad Airport Handling, mentre il contratto stabilisce l’esatto contrario. L’elemento inaccettabile – spiegano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil – è che Alitalia, per mettere in atto questa sua volontà ha trasferito il personale da Malpensa, inviato lavoratori in missione da Roma, e atto ancor più grave, per poter svolgere la parte di attività destinata ad Airport Handling, ha incrementato il precariato. Noi riteniamo tutto questo irrispettoso nei confronti dei lavoratori di Airport Handling perché il ritorno all’operatività dell’aeroporto avrebbe potuto significare anche per loro la riduzione della CIGS, e invece, a causa di questa manovra di Alitalia, una parte rilevante di loro è costretta a restare sospesa in cassa sostanzialmente a zero ore. Non entriamo nel merito della soluzione contrattuale tra le due aziende, non vogliamo però che una diatriba commerciale diventi la sfera sul piano inclinato dumping sociale o dell’ulteriore ricorso al precariato, in un settore che già in condizioni normali pre Covid 19 aveva al suo interno un numero considerevole di lavoratori precari. Il condiviso salvataggio della compagnia, attraverso l’intervento dello Stato, non può passare ancora una volta dalla perdita di posti di lavoro, e pertanto metteremo in atto tutte le iniziative necessarie per impedire che la nuova compagnia di bandiera nasca sui licenziamenti, sia che siano di Alitalia che delle sue aziende fornitrici”.