Mediobanca, multinazionali Covid 19: volano web soft, elettronica, Gdo; soffrono petrolifero, moda e automotive

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Mediobanca, multinazionali Covid 19: volano web soft, elettronica, Gdo; soffrono petrolifero, moda e automotive

Milano – L’Area Studi Mediobanca analizza l’impatto della pandemia del Covid-19 sui bilanci del primo semestre 2020 di oltre 150 multinazionali industriali con fatturato annuale superiore a €3 mld e delle 25 società industriali e di servizi dell’indice FTSE MIB.  La pandemia del Covid-19 ha avuto un enorme impatto sull’economia reale nel 1H 2020, in Italia così come nel resto del mondo. Il primo semestre del 2020 è stato, infatti, molto complicato, a causa soprattutto di un secondo trimestre da dimenticare e con impatti più pesanti del primo. L’andamento non è stato uguale per tutte le multinazionali: le aziende che generano la maggior parte del loro fatturato in Cina e nel resto d’Asia hanno registrato, in buona parte, una ripresa delle vendite a partire da aprile 2020, mentre chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe ha subìto il calo più consistente tra marzo e maggio 2020. Il fatturato delle oltre 150 multinazionali industriali è in contrazione del -6,6% rispetto al primo semestre 2019, con il calo di alcuni settori compensato parzialmente dalla crescita di altri. Flessibilità e capacità di adattamento hanno favorito l’ascesa delle WebSoft (+17,6% rispetto al primo semestre 2019), seguite dalla GDO (+9,6%) con il consolidamento del canale dell’e-commerce e dal settore elettronico (+5,6%) che ha beneficiato dell’aumento del livello globale di digitalizzazione, sempre più centrale per la ripresa. Bene anche le aziende farmaceutiche (+1,3%), il Food (+0,7%) e i Pagamenti Digitali (+0,4%). Le multinazionali petrolifere (-33,8%) sono invece quelle più in difficoltà insieme ai produttori di aeromobili (-31,8 %), alla Moda (-28,4%) e all’Automotive (-26,9%). Contrazione più contenuta per i settori Media & Entertainment (-10,0%), Drinks (-8,2%) e Telco (-3,9%). In generale, i settori che hanno incrementato il fatturato in entrambi i trimestri del 1H 2020 sono le WebSoft, la GDO e l’elettronico, con le multinazionali della GDO e dell’elettronica uniche ad aver ottenuto risultati migliori nel secondo trimestre rispetto al primo. In contrazione anche il risultato operativo (ebit) per tutti i settori con l’eccezione di GDO (+24,7%), Elettronica (+12,0%) e WebSoft (+2,4%). Tra i settori che hanno subìto il più duro contraccolpo, quello dei produttori di aeromobili, dell’Automotive e del petrolifero, con l’ebit che passa in terreno negativo, così come quello della Moda che registra un calo del -83,6%. Meno netta, ma comunque importante la contrazione dell’ebit di Media & Entertainment (-32,8%), Drinks (-25,4%), Pagamenti Digitali (-15,9%), Telco (-11,6%) e Food (-8,3%). Negativo anche il trend dell’incidenza del margine operativo netto sul fatturato netto (ebit margin) medio delle multinazionali (12,7%), in frenata di 4,5 p.p. sul 1H 2019. Nel primo semestre 2020, il settore dei Pagamenti Digitali registra l’ebit margin più alto in assoluto, anche se in decrescita (29,7%; -5,7 p.p.). Seguono le multinazionali farmaceutiche (26,1%; -0,1 p.p.) e le elettroniche (18,4%; +1,4 p.p.). Solo queste ultime, insieme con la GDO, registrano un incremento dell’ebit margin (rispettivamente +1,4 p.p. e +0,6 p.p. sul 1H 2019). Calo a doppia cifra per i costruttori di aeromobili (ebit margin al -12,4%; -13,7 p.p.) e i giganti del petrolio (ebit margin al -4,6%; -13,8 p.p.) e anche per la Moda, fortemente penalizzata dalla chiusura dei canali commerciali e produttivi e dal blocco dei flussi turistici (4,0%; -13,8 p.p.). Dalla Cina arrivano i primi segnali di ripresa ma, complice anche la riduzione del giro d’affari in Europa, per il Fashion il 2020 continuerà a essere un anno difficile. Le nuove abitudini di consumo generate dalla pandemia hanno influenzato le performance della GDO in termini di utili netti (+31,6% nel primo semestre 2020). Utili netti in crescita anche per i big dell’high tech: elettronica (+11,9%) e WebSoft (+9,0%). Pesanti invece le ripercussioni per i produttori di aeromobili, per i colossi petroliferi, per l’Automotive e la Moda che passano da un utile a una perdita netta. A fine giugno 2020 le società industriali e di servizi del FTSE MIB valgono in Borsa €335 miliardi e rappresentano il 76% della capitalizzazione totale (escluse banche e assicurazioni). Complessivamente nei primi sei mesi del 2020 in Borsa sono stati bruciati €42 mld (-11,2% da inizio anno) a causa della pesante perdita del primo trimestre (-€86 mld, -22,9%). La ripresa, però, almeno in Borsa, è già iniziata, come dimostrano i dati del secondo trimestre (+€44 mld, +15,1%).