Lavoro: Swg, il 51% dei lavoratori teme licenziamenti

Roma – Prevale la percezione del rischio occupazionale, dopo la crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. Il 51% dei lavoratori teme possano esserci licenziamenti. E’ quanto emerge dal report Swg sulle aspettative relative all’occupazione, sulla base dell’ultima rilevazione condotta a fine luglio su un campione rappresentativo della popolazione. Pensando all’attuale situazione lavorativa, la maggioranza si e’ infatti detta d’accordo con l’affermazione secondo cui e’ probabile la perdita di posti di lavoro, contro un 49% che invece ritiene che non sia probabile. Secondo l’ultima l’analisi dettagliata, il 2% afferma di aver gia’ perso il posto di lavoro, il 17% teme di perdere il proprio e per il 32% e’ probabile che nella realta’ in cui lavora (azienda o ente) ci saranno licenziamenti, anche se non pensa di essere coinvolto in prima persona. Per il 49%, invece, la propria azienda/ente e’ solida e non c’e’ rischio di licenziamenti. Le aspettative cambiano a seconda degli elettori. Gli elettori del Pd appaiono piu’ ottimisti: il 45% crede alla proroga dello stop ai licenziamenti (al momento bloccati fino al 17 agosto) e solo il 14% pensa che ci sara’ un rialzo della disoccupazione. All’opposto i piu’ scettici risultano essere gli elettori di Fratelli d’Italia: tra loro solo il 22% crede alla proroga della ‘moratoria’, mentre il 60% si aspetta un aumento della disoccupazione. Tra questi ultimi, inoltre, il 47% pensa che ci saranno piu’ di 500 mila nuovi disoccupati con un’eventuale aggravarsi della crisi economica in autunno; al contrario, la percentuale si ferma al 5% tra gli elettori M5s. Tra i settori maggiormente a rischio, sempre secondo il report, in testa ci sono la ristorazione e il turismo, seguiti dal piccolo commercio e dalle Pmi; la grande distribuzione e le aziende che offrono i servizi digitali sono invece viste come i comparti meno esposti alla crisi occupazionale.