Recovery Fund: Robiglio (Confindustria), e’ una buona notizia

Milano – “E’ una buona notizia e saranno fondi ingenti in arrivo nella seconda parte del 2021. Abbiamo fatto il tifo per il nostro presidente del Consiglio: abbiamo bisogno di sviluppo e non di assistenzialismo e questa e’ un’occasione e vogliamo guardare a cosa possono fare le imprese”, questo il commento di Carlo Robiglio presidente Piccola Industria e vicepresidente Confindustria, in occasione del webinar su “Recovery Fund e la sfida delle procedure per i finanziamenti” di Competere.eu. “Le finanziarie regionali – ha affermato – possono avere un ruolo importantissimo, anche di registe per ricadute benefiche su un territorio, in un mondo che deve comprendere come siano importanti le trasformazioni dei modelli di business, con al centro le persone, il welfare e la sostenibilita’, ma anche un trasformazione digitale”.”Le finanziarie regionali – ha aggiunto Robiglio – dovranno farlo attraverso bandi e altro, ma abbiamo bisogno di semplificare per rendere piu’ veloci pratiche, bandi e erogazione fondi soprattutto. Bisogna quindi uscire da logica di controllare tutto preventivamente e passare a una fase di fiducia con successivi controlli a campione, con forti sanzioni per chi non fosse in regola”. “Guardando agli Usa e al pacchetto da 2.200 miliardi messo in campo, bisogna dire che non tutti Paesi si possono permettere un piano cosi’ ambizioso” ha osservato Ranieri Villa, responsabile nazionale incentivi governativi di Deloitte. Tra gli incentivi ha pero’ fatto alcuni distinguo. “Gli incentivi alla spesa in ricerca, sviluppo e innovazione – ha detto – sono quelli che hanno sempre dato risultati a medio termine. Altro tema sarebbe investire in industria 4.0 e sostenibilita’. Un incentivo inoltre – ha concluso – per essere efficace deve essere ben definito e semplice, per avere risultati certi. Il Canada preannuncia incentivi 2 anni prima. In Italia il giorno prima e regolamento sei mesi dopo”.