Assemblea “virtuale” di BCC Milano: 2.373 soci approvano il bilancio d’esercizio 2019

Carugate – BCC Milano archivia la sua prima Assemblea “virtuale” con la partecipazione di 2.373 Soci che, con una formula completamente nuova, hanno approvato il Bilancio 2019 e l’utile record di 10,73 milioni di euro. Nell’anno della pandemia, il distanziamento non ha frenato quindi il tradizionale impegno e il desiderio di partecipazione dei Soci della prima BCC lombarda che, nel rispetto delle normative emergenziali, hanno potuto far pervenire in busta chiusa la propria espressione di voto al “rappresentante designato”, un professionista super partes che durante l’inusuale assemblea ha preso in carico le deleghe della Compagine Sociale. «Per la prima volta in quasi 70 anni di storia – ha commentato il Presidente Giuseppe Maino – non abbiamo potuto svolgere l’Assemblea in presenza incontrando i nostri Soci. Un fatto del tutto eccezionale che ci auguriamo di non dover ripetere in futuro, ma che ci ha dato l’occasione per riscontrare il loro attaccamento alla Cooperativa attraverso un’ampia e unanime partecipazione. Il rapporto diretto con i Soci resta per noi una priorità fondamentale e desideriamo ritrovarli presto in uno dei momenti di condivisione cooperativa che sono propri della nostra Banca e del suo caratteristico modo di costruire relazioni tra le persone». Oltre al Bilancio d’Esercizio l’Assemblea ha approvato un’integrazione allo Statuto Sociale che definisce il numero minimo di quote da sottoscrivere per diventare Soci della Banca: la nuova norma fissa in 96 azioni il pacchetto minimo sottoscrivibile, ma prevede facilitazioni per l’ingresso nella Compagine Sociale sia per i giovani sotto i 35 anni di età, che saranno ammessi con 60 azioni, sia per gli enti del Terzo Settore, che potranno entrare nella Cooperativa con un pacchetto di sole 40 azioni. «L’esito di questa integrazione sarà quello di facilitare l’ingresso di nuovi Soci – spiega ancora il Presidente Maino – allargando la base sociale alle realtà del Terzo Settore e soprattutto alle nuove generazioni che garantiscono la prosecuzione del nostro progetto cooperativo sul territorio. Dai giovani ci attendiamo nuove idee per trasportare i nostri valori e le nostre tradizioni in un mondo sempre più rapido e globalizzato, che dimostra di avere ancora molto bisogno di realtà come la nostra fondata sul rispetto della persona umana e sulla democrazia economica, oltre che sulla solidarietà sociale e sul mutualismo».