Export lombardo: deciso rallentamento

Export lombardo: deciso rallentamento

Milano- Il valore delle esportazioni originate dalla Lombardia ha registrato un deciso rallentamento congiunturale nel primo trimestre del 2020 (-8,6%) con un livello di poco sotto i 30 miliardi di Euro (occorre tornare al 2017 per trovare un valore inferiore). Si tratta dei primi dati disponibili sul commercio con l’estero che comprendono gli effetti economici della pandemia Covid-19. “Come ci aspettavamo la crisi economica legata alla pandemia Covid-19, che ha colpito duramente non solo la Lombardia ma anche i principali partner commerciali internazionali, ha influito pesantemente sulle esportazioni lombarde – commenta il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – e solo i prodotti utili all’emergenza sanitaria hanno registrato incrementi, in alcuni casi anche consistenti. È grazie alla diversificazione produttiva dell’economia lombarda, che offre un’ampia gamma di prodotti di tutti i settori merceologici, che l’impatto negativo non è stato per ora peggiore e le imprese sono state in grado di soddisfare l’incremento della domanda, in particolare di articoli medico-sanitari.”  L’export lombardo consegue ancora un risultato positivo verso i Paesi extra UE (+0,8%), trainati dal forte incremento dell’export verso l’America settentrionale (+23,8%), e negativo verso i paesi dell’Unione Europea a 28 (-5,8%). L’export verso i paesi dell’Unione Europea ha risentito principalmente degli andamenti negativi dei principali partner della Lombardia: Regno Unito (-15,6%), Germania (-8,2%), Spagna (-7,8%) e Francia (-7,0%). Insieme questi paesi coprono il 58% dell’export lombardo verso l’Unione Europea. Un importante sostegno deriva dei flussi di export verso gli Stati Uniti in forte crescita (+26,1%) mentre per altri Paesi si sono registrate contrazioni, in particolare verso Cina (-8,0%) e Hong Kong (-27,3%), Messico (-16,8%), India (-17,6%) e Algeria (-31,2%).