Mobilità milanese, ad aprile -94% di ingressi in metropolitana e -88% di veicoli in tangenziale rispetto al 2019

Milano – La quarantena ha messo in stand-by l’Italia e gran parte del mondo per oltre due mesi, costringendo milioni di persone a restare nelle loro case. Per dare una dimensione del fenomeno, il Centro Studi di Assolombarda ha elaborato un’indagine, diffusa poi da “Genio & Impresa” (genioeimpresa.it), il magazine dell’associazione, che analizza i dati della mobilità di persone e merci in Lombardia. Una cartina al tornasole che dimostra come la pandemia abbia completamente cambiato il volto della mobilità a Milano e nell’hinterland. Su tutti, spicca il dato relativo ad aprile degli ingressi nelle linee della metropolitana di Milano che vedono un calo del 94%, incrementando ancora il dato già importante di marzo, mese nel quale la diminuzione degli accessi nella metropolitana più lunga d’Italia era stata pari all’82%. Non sono da meno anche gli ingressi nelle aree a viabilità limitata del centro storico: l’Area B segna un -70%, mentre l’Area C arriva addirittura a registrare un -75%. Non solo nel cuore della città, secondo i dati anche le tangenziali, importanti arterie normalmente contraddistinte da code e rallentamenti, si sono completamente svuotate nei mesi di quarantena. Con riferimento agli spostamenti delle persone, sia sulle tangenziali milanesi sia in città, la riduzione a marzo e aprile è molto significativa: gli indicatori convergano verso un -70% circa a marzo, e un -75-85% ad aprile. Numeri di poco superiori alla media italiana e in linea con le altre potenze economiche mondiali, eccezion fatta per Germania e USA, dove gli spostamenti sono continuati con meno limitazioni. Per avere un’idea della profondità del rallentamento dell’attività economica milanese e lombarda ancor più significativi sono poi i numeri relativi ai transiti dei veicoli pesanti e leggeri: secondo i dati forniti da Milano Serravalle, sulle tangenziali milanesi la flessione rispetto al 2019 è stata del -50% per i primi e dell’88% per i secondi. Non solo quello via terra, anche il trasporto aereo è stato messo in ginocchio dalla situazione d’emergenza: diminuisce sensibilmente il traffico merci nell’aeroporto di Malpensa, rispettivamente del -29% a marzo e del -35% ad aprile. Numeri, però destinati a risalire con l’allentamento delle misure e la ripresa delle attività: basti pensare che già dopo l’avvio della fase 2 le rilevazioni sugli spostamenti delle persone per e da i luoghi di lavoro sono aumentati del 22%.