DL Rilancio, Rolfi: imprese agricole vogliono voucher, non sanatorie

Milano – “La regolarizzazione degli immigrati è inutile per l’agricoltura lombarda. Basta con la strumentalizzazione ideologica di un comparto vitale come quello agricolo. Dal ministro ci aspettiamo fondi e semplificazione. L’approvazione del decreto aprile, poi diventato decreto maggio e poi diventato decreto rilancio, doveva essere l’occasione giusta per dare soldi veri alle aziende del settore primario e semplificare il lavoro agricolo con i voucher e invece cercando ‘agricoltura’ si trova solo la misura per regolarizzare gli immigrati”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, in merito al DL Rilancio. “Il lavoro regolare e pagato adeguatamente – ha spiegato Rolfi – deve essere dato prioritariamente a disoccupati e ai beneficiari del reddito di cittadinanza in modo semplice e veloce. È la storia di questi giorni a confermarlo: siamo all’inizio di una crisi economica che getta nell’incertezza milioni di famiglie. Anche in agricoltura, chi cerca manodopera la trova. Il settore ha bisogno di concretezza e non di ideologia, lo hanno confermato anche le associazioni di categoria, definendo inutile una maxi sanatoria”. “Bisogna reintrodurre i voucher – ha continuato – per far emergere il lavoro nero e bisogna usare le forbici contro la burocrazia. Ci sono intere filiere che attendono risposte: florovivaismo, agriturismi, suinicoltura, lattiero-caseario”. “Queste imprese – ha concluso Rolfi – vorrebbero che il proprio ministro si occupasse di agricoltura non di immigrati”.