Fondazione Don Gnocchi: sindacati, pazienti morti, operatori sanitari malati

Fondazione Don Gnocchi: sindacati, pazienti morti, operatori sanitari malati

Milano – Oggi le organizzazioni sindacali di categoria hanno proclamato lo stato di agitazione all’Istituto Don Gnocchi dell’area metropolitana Milanese per tutelare le lavoratrici ed i lavoratori che in questa emergenza sanitaria hanno denunciato le gravi inefficienze, a tutela della salute loro e dei pazienti. La proclamazione dello stato di agitazione è stata inviata, per competenza al Prefetto, alla Cooperativa Ampast e alla Presidenza dell’istituto Don Gnocchi; la stessa è stata inviata a Monsignor Delpini, Arcivescovo di Milano, auspicando un suo intervento verso questo Istituto religioso che non rispetta i diritti dei lavoratori. “Mentre decine di pazienti sono morti e molti di loro soffrono colpiti dall’infezione da coronavirus; mentre molti inservienti e operatori sanitari si sono ammalati prestando le loro cure alle persone fragili ricoverate; mentre la magistratura ha avviato una indagine per verificare se vi sono stati comportamenti dolosi o gravemente colposi nella diffusione del virus all’interno dell’Istituto e per le molte morti; la direzione  dell’Istituto Don Gnocchi ha dichiarato di non gradire i lavoratori che hanno denunciato ciò che accadeva all’interno dell’Istituto, chiedendo alla Cooperativa Ampast di avviare un procedimento disciplinare nei loro confronti, con immediata sospensione dal lavoro. Si tratta di una grave intimidazione, la richiesta ai lavoratori di comportamenti omertosi, che non può essere accettata. Per questa ragione proclamiamo lo stato di agitazione e chiediamo alla Direzione dell’Istituto Don Gnocchi di ritirare la propria dichiarazione di non gradimento e alla Cooperativa Ampast di revocare le sospensioni cautelari oltre che i procedimenti disciplinari avviati.”