Adiconsum Lombardia: moratoria credito, boccata d’ossigeno per le famiglie

Adiconsum Lombardia: moratoria credito, boccata d’ossigeno per le famiglie

Milano – Nel 2019 i debiti delle famiglie lombarde verso banche e società finanziarie si sono attestati al 54,7 per cento del reddito disponibile, un valore superiore di oltre 4 punti percentuali alla media nazionale. “Per le famiglie lombarde il credito al consumo ed i prestiti sono uno strumento importante per poter affrontare momenti di difficoltà economica o momenti di mancanza temporanea di liquidità – sottolinea Carlo Piarulli, presidente Adiconsum Lombardia -. Grazie al lavoro portato avanti nelle scorse settimane, da ieri è operativa la moratoria delle rate di credito al consumo”. Assofin, l’Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, ha infatti inviato alle proprie associate una comunicazione in cui fornisce disposizioni operative riguardanti la richiesta di sospensione del pagamento delle rate di prestiti e di finanziamenti accessi per il credito al consumo (acquisto di auto, elettrodomestici, lavatrici, frigoriferi, ecc.). “La moratoria Covid-19 per il credito ai consumatori – sottolinea Piarulli – darà ossigeno a molte famiglie lombarde, permettendo loro la sospensione fino ad un massimo di 6 mesi, di prestiti e finanziamenti superiori a € 1.000”. Nel 2019 i debiti delle famiglie lombarde verso banche e società finanziarie si sono attestati al 54,7 per cento del reddito disponibile, un valore superiore di oltre 4 punti percentuali alla media nazionale. Il divario è riconducibile alla maggiore incidenza dei mutui per l’acquisto dell’abitazione, anche per il più elevato livello dei prezzi degli immobili nella regione. Nel 2018 si è consolidata la crescita dei prestiti erogati da banche e società finanziarie alle famiglie residenti in regione. L’espansione ha rispecchiato sia l’andamento dei mutui per l’acquisto di abitazioni sia quello del credito al consumo, favoriti da condizioni di accesso al credito ancora distese. Si è intensificata la crescita della componente non finalizzata dei prestiti alle famiglie, che rappresenta i due terzi del credito al consumo. Secondo gli ultimi dati di Bankitalia a fine gennaio risultavano in corso prestiti di questa natura per oltre 111 miliardi: tre miliardi con scadenza a un anno, 34 miliardi con scadenze tra tre e cinque anni e 74 miliardi con scadenze oltre i cinque anni