Guffanti (Ance Lombardia): bene Fontana su edilizia centrale per rilancio Lombardia

Milano – Apprezziamo che Regione Lombardia riconosca la centralità della filiera dell’edilizia per il rilancio dell’economia lombarda. Anche ANCE Lombardia ha chiesto la possibilità di riprendere l’attività nei cantieri, sia pubblici sia privati, laddove sia possibile garantire la piena sicurezza per i lavoratori. In questo periodo di fermo abbiamo avuto modo di approfondire come applicare in maniera operativa il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del settore edile” che abbiamo sottoscritto, a livello nazionale, con il Governo, il 24 marzo scorso. Sul punto, la nostra Associazione regionale ha lavorato alla declinazione pratica delle disposizioni contenute nel menzionato protocollo, valorizzando il sistema bilaterale dell’edilizia. “La riapertura deve essere progressiva” ha dichiarato il Presidente di ANCE Lombardia, Luca Guffanti, nel corso della riunione del Patto per lo Sviluppo di Regione Lombardia “non dobbiamo dimenticare che molti nostri colleghi e molti lavoratori sono stati interessati personalmente o negli affetti più cari dal virus e non abbiamo intenzione di scordarci di quanto possa essere pericoloso. L’apertura dei cantieri deve valere solo per chi è in grado di rispettare il protocollo.” “Abbiamo fatto i compiti a casa” prosegue Guffanti “e siamo nelle condizioni di poter programmare la ripresa dell’attività edilizia e dare il nostro contributo alla ripresa del sistema economico lombardoLe iniziative del Governo per fornire liquidità alle imprese, tema sempre più urgente, è comunque sotto forma di un debito, che le imprese dovranno restituire e per farlo, occorre poter iniziare la produzione”. In Lombardia, il settore delle costruzioni interessa circa 160.000 imprese che occupano 350.000 addetti.