Fase 2, Lombardia: Fontana chiede al Governo impegno per asili

Milano – “Ribadiamo l’importanza di una considerazione attenta verso i servizi per l’infanzia in quanto capisaldi per la tenuta e la crescita delle famiglie e indirettamente delle attivita’ produttive”. Cosi’ il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana si e’ rivolto al ministro dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca, Lucia Azzolina, in una lettera di proposte e richieste a sostegno degli asili nido e delle strutture accreditate e parificate dedicate all’infanzia. “In considerazione dell’importanza sociale, per le famiglie lombarde, di queste strutture, Regione Lombardia riconosce il ruolo strategico dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, erogando ogni anno circa 10 milioni di risorse autonome destinate ai costi di gestione degli asili, oltre a quota parte dei fondi sociali e attivando importanti investimenti a sostegno del settore. In questo drammatico frangente – ha sottolineato l’assessore alla Famiglia, Genitorialita’ e Pari Opportunita’ Silvia Piani – abbiamo proposto al Governo di predisporre degli aiuti straordinari anche in considerazione del fatto che queste strutture costituiscono il 70% dell’offerta complessiva e la loro sopravvivenza e’ cruciale”.  Gli asili e i micro nidi privati che, con le loro oltre 1.500 unita’ d’offerta attive sul territorio lombardo, costituiscono un patrimonio economico-imprenditoriale, oltreche’ un importante servizio alle famiglie e ai lavoratori, potranno accedere agli strumenti che Regione Lombardia sta mettendo in campo nei confronti delle micro e piccole medie imprese per assicurare un accesso celere e a costo zero al credito e poter disporre di immediata liquidita’. “Nel dettaglio – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali, abitative e Disabilita’ Stefano Bolognini – abbiamo chiesto un contributo straordinario una tantum pari a 100 euro al mese per bambino, a decorrere dal 5 marzo scorso e per il perdurare di tutto il periodo dell’emergenza sanitaria, da erogarsi a tutte le strutture della rete della prima infanzia dai nidi, ai servizi integrativi, ai servizi educativi domiciliari, alle sezioni primavera, alle scuole per l’infanzia parificate e accreditate. Oltre alla garanzia della detraibilita’ delle rette pagate dalle famiglie ai servizi per la prima infanzia maturate a decorrere dal 5 marzo scorso”.  “Inoltre – ha precisato l’assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro Melania Rizzoli – abbiamo chiesto anche l’anticipazione del riparto delle risorse del sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 6 anni, in modo che l’annualita’ 2020 arrivi in maniera celere, dal momento che la situazione e’ particolarmente critica, e non alla fine dell’anno, rendendoci possibile predisporre una puntuale programmazione regionale per contribuire al sostegno e allo sviluppo della rete”. “Infine, – ha concluso Piani – per garantire maggiore liquidita’ al settore, per quanto attiene la misura ‘Nidi gratis’ e’ stata anticipata da Regione la possibilita’ per i Comuni di rendicontare le rette dei mesi di gennaio e febbraio cosi’ da accelerare la liquidazione delle relative somme”.