Coronavirus, Buia (Ance): siamo allo stremo

Torino – “Riaprono le librerie? Con tutto il rispetto per la cultura, ma i libri non si possono comprare su Internet? Sono pazzi. Quale beneficio economico pensano di produrre in questo modo? E la sicurezza come pensano di garantirla? Vorrei capire qual è il senso di questa scelta” protesta il presidente dell’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori, in una intervista sul quotidiano La Stampa. Gabriele Buia è molto critico sulla prosecuzione del lockdown sino al 3 maggio e molto preoccupato per il futuro, perchè se anche nello scenario più soft il blocco finisse a maggio gli investimenti nel campo delle costruzioni quest’ anno scenderebbero del 10% per riprendersi in maniera stentata (+3%). Lo scenario hard, col blocco protratto sino a settembre ed una ripresa dei cantieri a singhiozzo, si tradurrebbe invece in un calo del 28% degli investimenti nel 2020 e del 19% nel 2021. Per questo Buia ora punta i piedi. “Noi – spiega – siamo stati i primi come categoria a porre la necessità di mettere in sicurezza i nostri cantieri e subito a inizio marzo abbiamo chiesto di poterci fermare per reperire tutti i dispositivi di protezione individuale necessari. Ma il mondo delle costruzioni viene da 11 anni di tribolazioni e adesso non può più aspettare. Dobbiamo per forza di cose accelerare tutti i processi e questo rinvio non fa bene al settore perché ormai siamo allo stremo”. (…)