Coronavirus in Lombardia, 1.089 positivi e 297 morti in 24 ore

Coronavirus in Lombardia, 1.089 positivi e 297 morti in 24 ore

Milano – In Lombardia nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.089 casi di persone risultate positive al coronavirus. Dall’inizio dell’emergenza i casi positivi hanno raggiunto cosi’ quota 51.534. Lo ha reso noto l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. Ieri l’aumento dei positivi era stato pari a un +1.337 rispetto al giorno precedente. Le persone ricoverate nelle ultime 24 sono diminuite di 95 unita’, raggiungendo un totale di 11.914. In terapia intensiva si trovano invece 1343 pazienti, 26 in piu’ rispetto a ieri. I morti a causa del coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore sono stati 297. I decessi dall’inizio dell’emergenza sono con quest’ultimo aggiornamento 9.202. Ieri l’aumento dei morti rispetto al giorno precedente era stato di 249.  -I dimessi nelle ultime 24 ore sono stati 851, raggiungendo il totale di 29.075 dall’inizio dell’emergenza. Di questi, 13.863 pazienti hanno dovuto fare ricorso a un passaggio in ospedale. “In Lombardia stiamo assistendo a un lento, ma costante miglioramento, oggi anche su Milano. Complessivamente, dunque, i dati confermano che in Lombardia c’e’ una costante riduzione, non un crollo, dei contagi. E allora non non bisogna allentare l’attenzione, ma andare avanti si questa strada continuando a rispettare le norme restrittive”. “Oggi anche i dati di Milano sono confortanti quindi li raccogliamo con buona soddisfazione”: sono i dati resi noti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Nella provincia del capoluogo lombardo i positivi sono 11538 con una crescita di 308 nuovi positivi (ieri +411), mentre a Milano citta’ ci sono 112 nuovi positivi per un totale di 4645 (ieri +171). Migliorano anche i dati a Brescia con +137 positivi per un totale di 9477 e Bergamo con +103 per un totale di 9815 positivi. “Ci prepariamo a una Pasqua diversa dalle altre”. L’appello di Gallera e  a non uscire, non fare grigliate e rispettare i divieti antiCoronavirus. “Per una volta – ha proposto- la gita di Pasqua la facciamo a casa”