Digital Innovation Hub e Competence Center, accordo per aiutare le imprese nella trasformazione digitale

Milano – E’ stato firmato oggi l’accordo quadro di collaborazione tra il Sistema Nazionale dei Competence Center Industria 4.0 e il Network dei Digital Innovation Hub di Confindustria con l’obiettivo di accompagnare le imprese italiane, in particolare le PMI, nella trasformazione digitale di prodotti e processi. Una risposta concreta, focalizzata sulla digitalizzazione e connettività del sistema industriale italiano, per reagire prontamente al periodo di crisi causato dalla pandemia Covid-19. Un gioco di squadra che in pochi mesi ha permesso di elaborare un “piano d’azione 4.0” strategico ed operativo, facendo convergere all’interno di un network per l’innovazione, attraverso importanti investimenti pubblici e privati, gli asset valoriali dei DIH, oltre 20 su tutto il territorio nazionale con un unico coordinamento centrale (ascolto, sensibilizzazione e assessment sulla maturità digitale delle imprese) e dei Competence Center, 8 su tutto il territorio nazionale ( formazione e trasferimento tecnologico in ottica 4.0,  gestione di progetti di innovazione e anche pubblicazione di specifici bandi per progetti ad alto TRL). L’accordo guarda all’ oggi, mettendo in campo tutte le competenze necessarie a favore della competitività digitale delle imprese italiane, ma ha anche una visione di medio e lungo periodo: gli European Digital Innovation Hub previsti dal Digital Europe Programme della Commissione Europea che, per il periodo 2021-2027, si prevede metterà in campo circa 9,2 miliardi di euro. “In questa drammatica crisi dell’economia italiana – dichiara il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – occorre rivolgere lo sguardo al futuro e alle sfide che attendono le imprese nella fase di ripartenza. Gli investimenti in tecnologie digitali si stanno dimostrando strategici in questa fase di emergenza – ha proseguito il presidente – e saranno un volano per la ripresa e il rilancio dell’economia italiana. L’Accordo sottoscritto oggi tra i DHI e i CC quindi, acquista una valenza particolare proprio nel momento in cui è determinante impegnarsi sui fattori di competitività delle imprese”. “Abbiamo creato oggi l’infrastruttura italiana per l’innovazione 4.0, mettendo insieme le eccellenze del sistema di ricerca e universitario con la capillarità e le competenze del sistema Confindustria. Un supporto concreto per ridisegnare il sistema industriale del Paese. Le imprese hanno bisogno di competenze per affrontare la modernizzazione dei processi produttivi. Questo Accordo è uno strumento operativo – aggiunge Elio Catania, presidente del gruppo tecnico Crescita Digitale delle Imprese – e crea, soprattutto in questa fase di crisi, le condizioni per accelerare gli investimenti 4.0 e per consentire anche alle PMI di cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale”. A nome dei Competence Center, Enrico Pisino, Ceo del CIM 4.0, ha così commentato l’accordo: “una scelta dall’alto valore strategico che consente, grazie alla sinergia tra Competence Center e Digital Innovation Hub, di supportare operativamente le PMI, in modo capillare su tutto il territorio nazionale, nel loro percorso di trasformazione digitale, mettendo a disposizione degli imprenditori italiani le competenze e le esperienze di Università e di aziende leader nell’innovazione 4.0. Unire le forze non può che rappresentare un vantaggio competitivo anche nel dialogo con l’Europa”. Per Fabrizio Gea, Responsabile Nazionale dei Digital Innovation Hub di Confindustria, l’accordo firmato con i Competence Center “rappresenta anzitutto un’opportunità per il Paese di guardare avanti puntando su azioni concrete – la trasformazione digitale delle imprese e la connettività tra aziende e territori –  favorita da un gioco di squadra che soprattutto oggi, nell’emergenza che stiamo vivendo a causa della pandemia, è imprescindibile per poter rialzare gli indici produttivi e favorire al più presto la ripresa economica. Il Network Italiano di Industria 4.0 rappresenta una risposta tangibile e inclusiva di lavoro per il bene dell’Italia e dei processi di innovazione industriale”.