Covid 19: Consorzio Gorgonzola: primi segnali negativi

Milano – L’emergenza sanitaria mondiale si sta prolungando oltre il previsto e tutti pensano che la fileria del food non stia subendo danni in questo periodo, purtroppo non è così; soprattutto nel settore caseario si cominciano a riscontrare alcune problematiche che potrebbero in seguito peggiorare. Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop ha fatto alcune rilevazioni e considerazioni tra i Soci che vi inoltriamo. Horeca è il settore più penalizzato dai decreti governativi con la conseguenza che alcuni associati del Consorzio hanno lamentato una perdita fino al 65% delle vendite. Ristorazione e grossisti sono canali di vendita molto importati per il Gorgonzola Dop e sembra che potranno avere un futuro molto difficile, nonostante qualche azienda riesca ancora a contenere i danni, grazie a programmazioni e riduzione della produzione.  Molti i problemi anche nella Gdo,  benché la grande distribuzione non sia stata penalizzata, gli acquisti si sono orientati verso beni a lunga scadenza o stagionati. Il numero di ingressi contingentato non ha permesso che gli acquisti nei supermercati compensassero i numeri negativi della ristorazione e dei grossisti.  Inoltre in questo momento la modalità di acquisto privilegiata è quella del prodotto preconfezionato/libero-servizio a discapito del banco taglio, chiuso in alcuni punti vendita. L’export mostra i primi segnali negativi dall’ultima settimana di marzo a causa del blocco adottato sia da paesi europei che extra-europei. Inoltre per la logistica destinata all’estero ci si scontra con le frontiere chiuse e con tutti i provvedimenti restrittivi adottati praticamente ovunque riguardo la circolazione di mezzi e delle persone. Ne deriva perciò che l’export abbia una ancora peggiore prospettiva per il futuro. Tra le imprese che fanno parte del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola si stima, come media, una mancata vendita del 31% per il mese di marzo 2020.