Nell’anno del “Bridge”, il Gruppo SEA chiude con EBITDA di 274,7 milioni di euro e Utile Netto di 124,4 milioni di euro (2)

Milano – L’evento più rilevante successivo alla chiusura dell’esercizio 2019 è stato la diffusione dell’infezione da COVID-19 e le sue conseguenze sul settore del trasporto aereo.  Il Gruppo SEA, nel rispetto delle disposizioni delle istituzioni e autorità sanitarie nazionali e locali italiane, ha prontamente attivato il suo protocollo di risposta alla crisi, e attraverso il comitato di direzione (ridenominato comitato crisi permanente) ha avviato tempestiva-mente un piano di gestione dell’emergenza, implementando sin da subito una serie di mi-sure a tutti i livelli dell’organizzazione in modo da prevenire eventuali rischi, garantire la salute e sicurezza dei propri dipendenti, clienti e fornitori e la continuità delle proprie at-tività operative nel rispetto delle disposizioni emanate dagli enti competenti.  Il comitato, oltre a supervisionare e coordinare tutti gli aspetti sanitari di competenza, in-dirizza quelli operativi, infrastrutturali, commerciali, economico-finanziari ed istituzionali connessi all’emergenza e ha altresì la responsabilità di attivare tutte le leve possibili per attenuare l’impatto per il Gruppo in relazione agli ambiti sopra menzionati.  A causa della significativa riduzione del traffico legata all’emergenza sanitaria e alle di-sposizioni del Governo per il contenimento del contagio, è stata decisa in data 10 marzo 2020 la chiusura del satellite centrale del Terminal 1 di Malpensa (traffico Extra Schen-gen). In seguito, in applicazione del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di concerto con il Ministro della Salute n.112 del 12 marzo 2020 e delle conseguenti di-sposizioni impartite da ENAC rispettivamente in data 13/3/2020 e 25/3/2020, è stata di-sposta la chiusura totale dell’aeroporto di Milano Linate fino a revoca, nonché dell’intero Terminal 1 di Malpensa. Il traffico passeggeri è stato concentrato sul Terminal 2 dell’ae-roporto di Malpensa al fine di contenere al minimo il numero di persone e mezzi, mentre è rimasta aperta Cargo City, a servizio del traffico merci all cargo (circa il 70% delle merci gestite a Malpensa), che mantiene ad oggi livelli di attività significativi. A seguito delle misure intraprese per l’emergenza COVID-19, in data 13 marzo 2020 è stato sottoscritto un verbale di accordo tra SEA, le Organizzazioni Sindacali e la RSU, che prevede l’attivazione, a partire dal 16 marzo 2020, della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) che coinvolgerà a rotazione tutto il personale. Alla luce dell’emergenza legata alla diffusione del virus COVID-19, lo scenario in cui opererà il Gruppo SEA nel corso del 2020 è in costante evoluzione. La rapida diffusione dell’epidemia ha provocato l’adozione di radicali misure di contenimento dei contagi da parte di tutti i principali paesi del mondo, che hanno comportato, tra le altre, la sostanziale paralisi di numerose attività e settori, ivi incluso il trasporto aereo. Dal 23 febbraio 2020, data in cui l’emergenza ha prodotto i suoi primi importanti effetti, il traffico sugli scali del Gruppo SEA si è progressivamente ridotto sino a raggiungere il numero di 530 passeggeri il 31 marzo, a fronte di 95,8 mila passeggeri del corrispondente giorno dell’anno precedente. Il quadro risulta al momento estremamente complesso e l’evoluzione nei prossimi mesi dipenderà da diversi fattori, tra cui la durata dell’emergenza e delle connesse misure e restrizioni, gli effetti sull’economia che tale emergenza potrà determinare e l’impatto che tale epidemia potrà avere sulla propensione al viaggio dei passeggeri. Alla luce di quanto precede, i presumibili impatti della pandemia COVID-19 sul Gruppo SEA, seppur significativi, non sono puntualmente stimabili. Sarà infatti necessario atten-dere l’evoluzione della situazione nel nostro Paese, in Europa e nel resto del mondo per una valutazione più compiuta. In tale scenario, SEA ha adottato una serie di misure finalizzate a mitigare gli impatti di tale crisi, anche in termini economici e finanziari, mediante le quali la società potrà gestire i propri fabbisogni sino alla graduale ripresa delle attività. L’impronta socioeconomica del sistema aeroportuale milanese vede Malpensa nel ruolo di attivatore, principalmente sul territorio lombardo, ma in parte anche nazionale, di processi economici (manifatturieri, turistici, commerciali e di servizi) per un valore stimato pari a 38,7 miliardi di euro e un corrispondente effetto occupazionale di oltre 348 mila posizioni lavorative. Linate ha attivato invece 5,5 miliardi di valore della produzione, corrispondenti ad oltre 39 mila posti di lavoro.