Suicidio di un lavoratore: non era stato licenziato ma messo in cassa integrazione

Milano – Qualche particolare in più sul suicidio del giovane senegalese che lavorava in un negozio di una catena di alimentari, della zona Navigli a Milano. In effetti il ragazzo avrebbe ricevuto una comunicazione dal proprio datore di lavoro, ma il provvedimento non era un licenziamento bensì la cassa integrazione. Il lavoratore, impiegato nel punto vendita da circa sette anni, aveva un contratto a tempo indeterminato. E’ stato visto dai vicini di casa, che hanno avvisato il 112, mentre scavalcava la finestra del suo appartamento.