Covid-19, Cisl: le imprese lombarde non coinvolte dal lockdown

Milano – La Cisl Lombardia ha realizzato un’approfondimento sugli impatti delle aperture straordinarie delle imprese che afferiscono ai codici Ateco inseriti nell’aggiornato Allegato 1 al Dpcm del 22 marzo 2020, frutto di una rinnovata interlocuzione di Cgil, Cisl e Uil con i ministri Patuanelli e Gualtieri. Il lavoro è finalizzato a localizzare imprese e dipendenti relativi agli 82 codici Ateco della lista, con l’obiettivo di supportare i lavoratori e i territori Cisl in questo difficile momento. “Dall’analisi puntuale dei dati sulle società di capitali a partire dal database Aida Cisl – commenta il segretario regionale Cisl Lombardia, Mirko Dolzadelli – si conferma la necessità di monitorare con particolare attenzione la situazione delle aperture straordinarie in Lombardia, regione in cui si concentra il più importante numero di imprese e dunque lavoratori chiamati in causa dalla lista degli Ateco del Mise”.  “Vanno inoltre considerate – aggiunge – le migliaia di aziende non direttamente riferibili ai codici Ateco di cui all’elenco allegato al Dpcm ma che, ritenendo di rientrare nelle filiere collegate ai suddetti codici hanno continuato l’attività comunicandolo alle prefetture lombarde che ne stanno vagliando i requisiti”.