Coronavirus, Boccalini (Taxiblu): “Governo ci chiede di lavorare, ma senza tutelarci”

Coronavirus, Boccalini (Taxiblu): “Governo ci chiede di lavorare, ma senza tutelarci”

Milano – Il presidente di Taxiblu 02.4040, il piu’ grande Radiotaxi di Milano, Emilio Boccalini, in una nota attacca il governo, che “ci chiede di lavorare ma si guarda bene dal tutelarci e dal fornirci protezioni. Siamo totalmente ignorati da un governo che ‘dorme’ e che dal caldo delle poltrone romane ha trovato il modo di tutelare i calciatori, ma si guarda bene dal dare sostegno a una parte del servizio pubblico al quale anche noi apparteniamo”. “Noi – prosegue Boccalini – siamo in strada ogni giorno e ogni giorno mettiamo a rischio la vita nostra, delle nostre famiglie e dei nostri clienti perche’ non abbiamo protezioni, mascherine, se non quelle che autonomamente riusciamo a reperire. Oltretutto ieri l’ennesimo ordine di mascherine che da privati abbiamo fatto e’ stato sequestrato in dogana per darlo alla Protezione civile. Cosa che trovo giustissima perche’ e’ sacrosanto che ci siano categorie che debbano avere priorita’ nell’accesso alle protezioni, ma se tra queste categorie poi non ci siamo anche noi, allora vuol dire che al governo qualcuno sta forse scientemente decidendo che gli operatori taxi e i nostri clienti non hanno diritto a essere protetti? Se e’ cosi’ ce lo dicano e noi smettiamo di lavorare. Perche’ in tutto questo ricordo che noi trasportiamo qui in Lombardia anche personale sanitario, spese e farmaci. E siamo ben felici e orgogliosi di farlo, ma senza mettere a rischio la vita di nessuno”. “Non chiediamo mance o elemosina di Stato. Il governo ci metta in condizione di poter lavorare in sicurezza perche’ siamo stufi di essere considerati lavoratori/cittadini di serie B”, conclude Boccalini.