Coronavirus, Lombardia, i metalmeccanici verso lo sciopero

Milano – I metalmeccanici verso lo sciopero regionale. “Il decreto del governo ha definito i settori indispensabili che possono continuare le attività nei prossimi giorni. Riteniamo – si legge in una nota sindacale – che l’elenco sia stato allargato eccessivamente, ricomprendendovi settori di dubbia importanza ed essenzialità. Contemporaneamente, il decreto assegna alle imprese una inaccettabile discrezionalità per continuare le loro attività con una semplice dichiarazione alle Prefetture. Noi non ci stiamo! Tutte le scelte che piegano, ancora una volta, la vita e la salute delle persone alle logiche del profitto Fiom, Fim e Uilm della Lombardia dichiarano, e sostengono, fin da ora, ogni possibile azione di mobilitazione e contrasto per impedire che l’esercizio di questa scelta costringa lavoratrici e lavoratori di attività non strettamente indispensabili a dover continuare a recarsi al lavoro. L’elenco delle aziende essenziali deve ricomprendere solo quelle attività strettamente necessarie e indispensabili per il funzionamento del Paese e non deve lasciare margini di interpretazione e discrezionalità: le aziende che svolgono attività non essenziali devono chiudere e i loro dipendenti devono poter stare a casa. Per questo, nelle aziende appartenenti ai settori che non rispondono alle caratteristiche di attività essenziali e, in ogni caso, in tutti quei luoghi di lavoro dove non ricorrano le condizioni di sicurezza definite nel Protocollo condiviso del 14 marzo 2020, a partire dal 23 marzo 2020, si agirà con lo sciopero già dichiarato dalla categoria a livello nazionale il 20 marzo scorso. Fiom, Fim, Uilm Lombardia comunicheranno, nelle prossime ore, le modalità di uno sciopero regionale per modificare il decreto e tutelare la salute di tutti”.