Coronavirus, Bertolaso: l’ospedale in Fiera apre la prossima settimana

Milano – Potrebbero aprire “entro la fine della prossima settimana” i primi moduli del grande hub di rianimazione dedicato ai pazienti Covid in via di allestimento all’interno dei padiglioni della Fiera di Milano. Lo ha spiegato Guido Bertolaso, consulente del governatore lombardo Attilio Fontana, mostrando in un video su Facebook il progetto del nuovo ospedale.  “Sara’ una grande struttura dotata di tutti i servizi diagnostici per un centro di questo livello – ha detto Bertolaso – . Non abbiamo voluto creare un lazzaretto, capannoni con le brandine dove mettere quelli che non avevano piu’ speranza e destinati a morire. E’ il contrario: vogliamo combattere fino in fondo fino all’ultima goccia di sangue, di sudore di fatica per riuscire a vincere questa drammatica guerra tutti insieme”. “Il dipartimento della Protezione Civile – ha spiegato Bertolaso in un video su Facebook – ha emesso un bando molto importante che prevede l’assunzione immediata di 300 medici con le specializzazioni piu’ importanti, che servono anche a noi: anestesisti, rianimatori, esperti in medicina d’urgenza, capi sala di rianimazione, terapia intensiva e sub intensiva. Ma non solo: anche chi non sa intubare un paziente puo’ essere utile e dare una mano, quindi puo’ fare domanda e chiedere di essere coinvolto in questa iniziativa. Tra l’altro non e’ neanche pagata malissimo, c’e’ vitto e alloggio, il trasporto, il diritto a lasciare la propria amministrazione se si e’ un dipendente della sanita’ pubblica. Quindi vi sono tutte le possibilita’ per venire a dare una mano”. Bertolaso ha ricordato che e’ possibile fare domanda anche su www.ospedalefieramilano.it: “Andate sul sito – ha detto – trovate il modulo di iscrizione e noi vi aspettiamo. Venire oggi in Lombardia a dare una mano significa conoscere meglio la sintomatologia, il subdolo comportamento di questo virus. Questa non e’ una guerra, e’ una guerriglia, perche’ il virus ogni giorno cambia qualcosa e noi dobbiamo riuscire ad anticiparlo per combatterlo e sconfiggerlo, quindi lavorare oggi in Lombardia significa fare un training che poi sara’ utilissimo anche nel resto d’Italia, perche’ il timore e’ che questa situazione non riguardi solo una parte del nostro Paese ma che possa anche estendersi, come gia’ sta facendo, dappertutto nel nostro amato Stivale”. “Io – ha concluso – sono venuto dall’Africa per dare una mano in questo momento in Italia. Vi aspetto, venite a darmi una mano. Ricordatevi quello che diceva Albert Camus in un libro che mai e’ stato cosi’ attuale, La peste: ‘Ci sono uomini e donne che non riuscendo ad essere santi si sforzano di essere medici'”.