Unioncamere: in Lombardia si intensificano i segnali di rallentamento

Milano – Il numero di occupati in Lombardia, secondo le stime di Istat, nel quarto trimestre sfiora i 4,5 milioni, registrando un aumento del +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Si chiude così un anno caratterizzato da tassi di crescita altalenanti ma comunque positivi, con incrementi più significativi nel primo e nel terzo trimestre, che determinano una variazione media annua pari al +1,3%, una velocità di crescita superiore alla media nazionale (+0,6% nel 2019). L’occupazione aumenta non solo in valore assoluto ma anche in rapporto alla popolazione attiva, con un tasso che nel quarto trimestre sale al 68,5%, sui livelli massimi che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno. La crescita dell’occupazione nel 2019 ha riguardato soprattutto i contratti a tempo indeterminato (+1,5%) e il part time (+2,7%), riflettendo le strategie di adattamento delle imprese alle modifiche intervenute nella legislazione del mercato del lavoro. L’incremento è stato più significativo per le donne che non per gli uomini, mentre l’aumento dei lavoratori più giovani e più maturi ha fatto da contraltare al calo degli occupati nella fascia intermedia, penalizzati dell’evoluzione demografica della popolazione. Nel quarto trimestre prosegue inoltre la crescita dei livelli di partecipazione al mercato del lavoro (72,9% il tasso di attività) e la riduzione della disoccupazione (tasso pari al 6%), nonostante entrambi i processi evidenzino un rallentamento. Il 2019 registra un miglioramento anche per quanto riguarda la situazione giovanile: calano infatti sia il tasso di disoccupazione nella fascia 15-24 anni (18,3%) sia la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano (NEET rate pari a 14,8%). Rispetto al quadro positivo delineato dai dati di stock alcune ombre emergono però dall’analisi di altre fonti, in grado di misurare più tempestivamente eventuali cambiamenti: i dati di flusso registrati dalle Comunicazioni Obbligatorie mostrano infatti un peggioramento del saldo tra avviamenti e cessazioni nel quarto trimestre, confermato anche dalla crescita delle ore autorizzate di Cassa Integrazione (+72,4%). “Le imprese lombarde hanno difeso con successo i livelli occupazionali in un anno difficile come il 2019 – commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – ora però devono essere forniti strumenti straordinari perché possano superare l’emergenza sanitaria in corso salvaguardando il proprio capitale umano, elemento fondamentale per la competitività del sistema economico e il benessere della comunità”.