Coronavirus, il piano di e-learning e formazione a distanza di Ied

Coronavirus, il piano di e-learning e formazione a distanza di Ied

Milano – L’Istituto Europeo di Design (Ied) avvia un piano temporaneo di formazione a distanza con lezioni in streaming, tutoring online, video dispense e materiali digitali per affrontare la chiusura delle sette sedi italiane: Roma, Firenze, Milano, Napoli, Cagliari, Torino, Venezia. Partenza della formazione a distanza lunedi’ 9 marzo. “Il nostro obiettivo non e’ trasformare l’Istituto in luogo dove si azzerano le relazioni e le esperienze – dichiara in una nota Riccardo Balbo, direttore accademico dello Ied – alla luce dell’ultimo provvedimento che riguarda la chiusura delle scuole – e’ garantire che i corsi non abbiano delle discontinuita’, non far affievolire il senso e la presenza della Scuola come community”. Ied risponde cosi’ alla sospensione dell’attivita’ didattica nelle sue 7 sedi in tutta Italia, mettendo a sistema le risorse necessarie a fronteggiare la chiusura prolungata delle scuole. E se fino a qualche settimana fa la didattica a distanza era un’integrazione della normale attivita’ formativa, oggi e’ prioritario cambiare velocemente il proprio punto di vista per essere pronti a parlare anche di smart school. La nostra societa’ si e’ trasformata negli ultimi decenni: e’ diventata piu’ rapida, globale. Come in tutte le cose, non ci sono mai fenomeni soltanto positivi: ogni trasformazione implica sempre dei rischi, oltre che una crescita – aggiunge Balbo -. Quello che stiamo vivendo oggi e’ l’effetto collaterale di una societa’ fatta di persone che si muovono facilmente. Dalle Universita’ promuoviamo la mobilita’ e l’internazionalizzazione, vogliamo docenti stranieri, chiediamo corsi in inglese: sarebbe disonesto voler fare marcia indietro per ridurre gli effetti di diffusione di un virus, che solo per ora e’ maggiormente concentrato in Italia. In questo momento – conclude – vogliamo mettere in campo strumenti che possano facilitare i nostri studenti nell’apprendimento, consapevoli pero’ del fatto che esistono esperienze che possono essere trasmesse soltanto nella compresenza con occhi e mani”.