Coronavirus, Sangalli (Confcommercio): rischio ripercussioni; cig a piccole-micro imprese

Milano – “Sarebbe importante estendere la cassa integrazione prevista dal Fis (Fondo integrativo salariale) alle piccole e micro imprese coinvolte dalla crisi. E per farlo basterebbe un decreto legge”. E’ quanto chiede al governo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, per fronteggiare i danni causati dal coronavirus dopo i contagi in Italia. “Chiediamo anche con urgenza – aggiunge – che ai tavoli istituzionali costituiti in queste ore per gestire la crisi, come quello organizzato dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, partecipino anche i rappresentanti delle imprese. Abbiamo gia’ chiesto al governo che le imprese penalizzate dall’emergenza Coronavirus, come gia’ fatto per quelle colpite da calamita’ naturali, possano sospendere i pagamenti relativi alle prossime scadenze fiscali e contributive. Siamo fiduciosi che in questo momento di emergenza il Paese – istituzioni in primis – sappia reagire unito con responsabilita’ e rapidita’”. “La diffusione del coronavirus e’ un’emergenza innanzitutto sanitaria ma, progressivamente rischia di avere pesanti ripercussioni sulla nostra economia”. Lo afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, circa i danni del coronavirus sull’economia italiana. “In prima linea – aggiunge – ci sono le imprese interessate dalle aree di quarantena, soprattutto piccoli esercizi commerciali, che hanno cessato le loro attivita’. Una situazione eccezionale che non puo’ reggere se protratta nel tempo. Altri settori, legati a turismo, ristorazione, accoglienza e trasporti sono in difficolta’ e registrano perdite di fatturato gia’ rilevanti. Per fare un esempio negli alberghi milanesi in questi giorni si registra un calo dell’occupazione fra il 5 e il 10% con una diminuzione del fatturato stimabile nel 15% per il rallentamento della clientela fieristica. Percentuali destinate a salire sensibilmente”.