Scuole civiche di Milano, studenti protestano davanti a Sala e Franceschini

Scuole civiche di Milano, studenti protestano davanti a Sala e Franceschini

Milano – Un centinaio di allievi delle Scuole civiche di Milano, vestiti di nero e con un nastro bianco al polso, hanno protestato questa mattina in Piazzetta Reale, davanti al Palazzo dove era in corso l’inaugurazione dell’anno accademico 2020, alla presenza del ministro Dario Franceschini e del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. I ragazzi si sono detti “preoccupati” per i tagli previsti dal Comune all’istituzione comprensiva di Scuola di Cinema, Teatro, Musica, Interpretariato e Traduzione. Tagli stabiliti dal Comune, unico azionista della Fondazione Milano, che finanzia la Scuola, parificata ad un’universita’. Il sit-in e’ stato organizzato dai rappresentati dei vari corsi, mettendo in terra un leggio incatenato e chiuso con un lucchetto, alcuni libri legati e abbandonati e delle scarpette da ballo; esposto anche un volantino: “Crediamo che l’arte sia un valore e pensiamo che sia necessario preservarla a partire dalle scuole di formazione”.   Secondo alcuni di loro la didattica ne ha gia’ risentito con un taglio delle ore di lezione e la mancanza di attrezzature; a pagarne gli effetti sono prima di tutto i docenti-collaboratori che hanno avuto una riduzione dello stipendio e che potrebbero, di questo passo “rinunciare all’incarico”. Gennaro Mazzoccolo, rappresentante degli studenti, parlando con la stampa, ha spiegato: “Temiamo per il mantenimento degli standard artistici della scuola e per effetti che si vedranno anche nel futuro prossimo; siamo aperti a collaborare per arrivare ad una soluzione”. “Gli effetti dei tagli si vedono gia’ ora” ha allertato Giovanni Venosta, professore di musica per immagini e compositore, che si e’ schierato a fianco degli allievi. “Nel corso degli anni l’ammontare di soldi che il Comune ci da’ e’ diminuito. Se riusciamo ad affermare la centralita’ dell’istituzione, allora tutta una serie di tagli possono essere ridiscussi” ha auspicato infine Stefano Mirti, presidente della Fondazione Milano, interrogato dai giornalisti a margine dell’evento.