Inquinamento, Regioni Bacino Padano: non servono misure estemporanee

Bergamo – “Non servono misure estemporanee, ma misure strutturali condivise. Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto continueranno a lavorare insieme con azioni comuni per la qualità dell’aria del bacino padano”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, a margine dei lavori del Tavolo degli assessori regionali del Bacino padano. Erano presenti gli assessori Gazzolo (Emilia-Romagna), Marnati (Piemonte) e un dirigente della Regione Veneto, essendo l’assessore Bottacin impossibilitato a partecipare per motivi di salute. “Chiediamo un impegno del Governo e dell’Unione Europea – -ha continuato – all’interno del quadro del Green Deal, affinché le nostre Regioni, che sono in condizioni strutturali di maggiore difficoltà abbiano un fondo ad hoc che favorisca gli interventi necessari per migliorare la qualità dell’aria intanto chiediamo al Governo di trasferire le risorse già stanziate, ma che ancora non sono arrivate alle Regioni e che siano assunte rapidamente alcune norme nazionali: ad esempio gli incentivi agli impianti a biomassa legnosa più inquinanti e non certificati”. “Inoltre – ha sottolineato Cattaneo – abbiamo condiviso una misura che prevede la messa al bando tra qualche anno degli impianti di riscaldamento a legna (e derivati) più obsoleti e che nel frattempo garantisca gli incentivi per l’acquisto di sistemi di riscaldamento più moderni e meno inquinanti. Oggi il conto termico dello Stato garantisce già il 65% di contributo a fondo perduto e a si potrà aggiungere anche quello della Regione. Vorremmo concordare quindi con il Governo un aggiornamento del nostro Piano con incentivi che possano valere complessivamente l’80/90% del costo di questi impianti, al fine di favorire la sostituzione di quelli più inquinanti”. “Infine, abbiamo discusso dell’estensione del progetto Move-In anche nelle altre Regioni interessate. Abbiamo già raccolto l’interesse di Piemonte e Veneto – ha concluso Cattaneo – e la valutazione che dovrà fare l’Emilia-Romagna, anche in vista dell’entrata in vigore delle misure strutturali già previste dall’Accordo di Bacino Padano del prossimo 1 ottobre che coinvolgeranno anche i veicoli Diesel Euro 4”.