Milleproroghe: emendamento anti Airbnb

Milleproroghe: emendamento anti Airbnb

Milano – Il Sole 24 Ore riporta la notizia relativa all’emendamento Pd al Milleproroghe destinato a limitare la diffusione degli affitti brevi. Una stretta per chi affitta ai turisti case o stanze per periodi brevi, magari attraverso la piattaforma Airbnb che in Italia conta 459mila appartamenti in affitto. Un emendamento al dl Milleproroghe presentato dal Pd alla Camera punta a dare la possibilità ai comuni di consentire l’affitto turistico solo con il rilascio di una licenza ad hoc, stabilendo anche un tetto al numero di permessi. Inoltre, la proposta stabilisce un tetto alla durata degli affitti nell’anno, con un occhio particolare ai «centri storici». L’affitto di più di tre stanze, anche in case diverse, per meno di 8 giorni, andrà considerato attività d’impresa e quindi servirà la partita Iva. La proposta di modifica del Pd – a firma Nicola Pellicani e Rosa Maria Di Giorgio – presentato al decreto milleproroghe in esame alla Camera è stata giudicata ammissibile e dunque verrà posta ai voti nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio alla Camera probabilmente dalla prossima settimana. La proposta di modifica stringe le maglie per coloro che affittano per brevi periodi stanze, case vacanze o appartamenti, e riguarderebbe anche chi affitta attraverso colossi come la nota piattaforma Airbnb. Nel dettaglio, viene prevista la possibilità per i Comuni di mettere a punto un regolamento da emanare in 60 giorni che si occupi degli affitti lampo o di breve durata, seguendo due criteri: “Consentire l’attività di locazione di breve periodo di alloggi per uso turistico, in qualunque forma sia svolta – si legge – subordinatamente al rilascio di una licenza comunale, stabilendo annualmente il numero di licenze comunali a disposizione e i criteri per la relativa assegnazione». E ancora: il futuro regolamento comunale dovrà «stabilire un limite di durata delle locazioni in un anno solare, differenziandolo anche in relazione alle esigenze delle zone del territorio amministrato, con specifico riferimento ai centri storici e le aree di interesse culturale e artistico”.