Cisl Lombardia: Cig +71% nel quarto trimestre 2019

Milano – Anche in Lombardia la cassa integrazione ricomincia a farsi sentire. Nel quarto trimestre del 2019 si registra un aumento del 71% sul trimestre precedente. In aumento anche il dato anno su anno: dai 36 milioni di ore richieste nel 2018 si passa ai 41 milioni nel 2019. Quasi tutto l’incremento è concentrato nella gestione ordinaria, che aumenta del 187% sul trimestre precedente e del 106% sull’analogo trimestre del 2018. E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino realizzato sulla base dei dati Inps dall’Osservatorio Cisl Lombardia sulla cassa integrazione. La cassa straordinaria aumenta leggermente sul trimestre precedente (+7%) e in termini più consistenti sullo stesso trimestre dell’anno precedente, ma comunque su valori molto inferiori a quelli della Cigo (+33%). Analizzando la gestione straordinaria, raddoppia la causale contratto di solidarietà mentre diminuisce (-23%) la causale crisi/riorganizzazione. Tutte e due le causali incrementano sul quarto trimestre dell’anno precedente: + 11% la causale solidarietà e + 50% la causale crisi/riorganizzazione. “I dati sono sempre più preoccupanti – afferma Mirko Dolzadelli, segretario Cisl Lombardia con delega al Mercato del lavoro – e risentono molto del contesto internazionale. Occorre sostenere la crescita economica della Lombardia e del Paese, con misure e investimenti strutturali in ricerca, formazione, innovazione, e infrastrutture”. L’unica provincia lombarda che mostra una flessione congiunturale è Bergamo (-142%). Tutte le altre province registrano invece un aumento, con valori nel caso di Lecco e Lodi superiori al 200%, superiori al 100% a Milano e Sondrio, leggermente inferiori a Brescia e Varese e compresi tra il 19% e 57% nelle altre province.
L’analisi tendenziale è più articolata. Como, Cremona e Pavia sono in leggera flessione sul IV trimestre del 2018, tutti gli altri mostrano un aumento, con incrementi tra il 70% e il 95% a Milano, Bergamo, Lecco, Mantova e Varese. Sopra il 100% a Lodi e Brescia, fino a un picco superiore al 300% a Sondrio. In termini assoluti comunque più di 11 milioni di ore di cassa integrazione su 14 milioni totali (81%) sono attribuibili a sole quattro province, in ordine: Milano (39%), Brescia (20%), Varese (15%) e Lecco (7%), dove maggiormente si concentra l’industria manifatturiera. Quanto ai settori, l’analisi congiunturale registra un aumento della cassa integrazione di tutti i settori tranne il settore grafico editoriale che mostra invece una flessione del 176%. Nell’agro alimentare e nei servizi l’incremento supera il 200%, nel metalmeccanico il 116%, nel chimico plastico il 72%. I settori del tessile e delle costruzioni hanno un incremento variabile tra il 36% e il 39%. Resta stabile il commercio (+4%).