Trenord, Lombardia: scontro Pd-Regione

Milano – Scontro Pd-Regione sull’affidamento diretto del servizio ferroviario a Tenord. “La solita musica o, se preferite, un disco rotto! Oggi i due principali esponenti del PD lombardo hanno chiesto un appuntamento al governatore Fontana per consegnargli una raccolta di firme sui disagi riguardanti Trenord. Il nostro presidente ha, come e’ nel suo stile personale e istituzionale, confermato la propria disponibilita’ al dialogo, ricevendoli. Peccato che tutto fosse finalizzato alla solita scenetta da ‘socialcabaret’, con i due ‘piddini’ all’esclusiva ricerca di costruire una polemica a uso e consumo dei loro profili social e quindi dei mass media. Zero idee, zero proposte concrete per cercare di migliorare insieme la situazione”. Cosi’ l’assessore regionale ai Trasporti, Infrastrutture e Mobilita’ sostenibile della Lombardia, Claudia Maria Terzi, replica a quanto dichiarato dall’onorevole Vinicio Peluffo e dal consigliere Fabio Pizzul. “Entrando, poi, nello specifico – prosegue l’assessore Terzi – ricordo che, per quanto riguarda un’eventuale gara per l’affidamento del servizio ferroviario, la stessa non solo non e’ sinonimo di efficienza, ma non troverebbe competitor che vi parteciperebbero. Del resto, lo stesso PD quando governa nelle altre Regioni procede per il servizio ferroviario con affidamenti diretti (come in Toscana) o con gare a cui partecipa un unico soggetto (come in Emilia Romagna)”. “A chi si lamenta, invece, delle presunte, scarse risorse economiche a disposizione del trasporto pubblico locale milanese, rispondo che – conclude l’assessore Terzi – Regione Lombardia ha fatto e sta facendo il proprio dovere, con atti concreti e stanziamenti importanti (ovvero 400 milioni propri per le aziende di trasporto locale). A tal proposito sto pensando di rendere la visita all’onorevole Peluffo e al consigliere Pizzul per chiedere di recarci insieme a Roma dal ministro dei Trasporti (del PD), Paola De Micheli, per fare in modo che anche li’ si passi dalla politica delle promesse a quella dei fatti. In subordine, potremmo andare insieme dai sindaci di Brescia, Bergamo, Varese, Mantova, Cremona e degli altri capoluoghi lombardi, per convincerli a cedere parte delle risorse previste per loro agli amici milanocentrici”.