Competenze digitali e soft skills sempre più richieste, focus in Camera di Commercio sulle professioni del futuro

Milano – Giovani e lavoro, l’esperto Montemagno oggi in Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi parla di competenze digitali e soft skills, sempre più richieste. Con Sergio Rossi, vice segretario generale della Camera di commercio. Richieste professionali confermate dalle imprese di Milano che mettono al primo posto la capacità di comunicare (74%) seguita dall’utilizzo delle competenze digitali (66%), della matematica e dell’informatica (57,3%), dal saper comunicare in lingue straniere (53,9%) e dall’applicare tecnologie 4.0 per innovare (41,7%). E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del Sistema Informativo Excelsior, Unioncamere-ANPAL per quanto riguarda le previsioni delle imprese per le entrate nel mondo del lavoro, ultimo dato disponibile per l’anno 2018. Il continuo progresso della scienza e della tecnologia fa comunque sì che la gran parte dei lavori del futuro oggi ancora non esistano. Quali nuove professioni vedranno la luce nel medio periodo? Quali occupazioni emergenti si affermeranno? Se ne è parlato oggi in Camera di commercio a Milano, con l’intervento di Marco Montemagno alle ore 11 a palazzo Giureconsulti in piazza Mercanti 2. Ha dichiarato Sergio Rossi, vice segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “La Camera di commercio è impegnata nella valorizzazione dei percorsi lavorativi a partire dai giovani, con la promozione di iniziative di orientamento e di alternanza scuola lavoro, che offrono una crescente preparazione professionale già nei percorsi scolastici. Proponiamo varie azioni finalizzate a: facilitare la progettazione di percorsi di orientamento per gli studenti, realizzare  formazione per i docenti, supportare le imprese che vogliono contribuire allo sviluppo di competenze dei giovani, in collaborazione con l’azienda speciale Formaper”. Marco Montemagno, imprenditore digitale ha presentato anche il suo nuovo libro “Lavorability” ricordando che: “Con 35 mila copie preordine ha già fatto trend. Occorre cambiare mentalità nel nostro Paese, siamo rimasti al passato. Questo libro è infatti un impegno per condividere la mia esperienza e stimolare questo cambiamento oggi necessario. Bisogna diventare imprenditori di se stessi usando il digitale”. Sono oltre 44 mila i percorsi formativi offerti agli studenti sul territorio di Milano, Monza Brianza e Lodi. Di questi quasi 42 mila da Milano, oltre 2 mila da Monza e 234 da Lodi. Sono messi a disposizione da oltre 2.600 soggetti pubblici e privati (1.975 a Milano, 469 a Monza e 161 a Lodi). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi su dati InfoCamere a giugno 2019 che si trovano su Registro Alternanza Scuola Lavoro: https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home. Giovani e lavoro, digitale, matematica, lingue, capacità comunicative e di innovazione sono le richieste emergenti da parte delle imprese per assumere. La principale competenza richiesta dalle imprese è saper comunicare in italiano (74%), seguita dalle competenze digitali (66%), utilizzare matematica e informatica (57,3%), comunicare in lingue straniere (53,9%), applicare tecnologie 4.0 per innovare (41,7%). Dai dati diffusi da Unioncamere – ANPAL Sistema informativo Excelsior, emerge intanto che le competenze digitali e le soft skills sono sempre più richieste dalle imprese italiane. In particolare in provincia di Milano competenze come lavorare in gruppo, il problem solving, lavorare in autonomia, flessibilità e adattamento, e competenze “green” come la capacità di attivare risparmio energetico e sostenibilità ambientale sono richieste nella quasi totalità dei casi. Non solo, con percentuali sempre molto significative, sono considerate competenze importanti. La competenza reputata di maggior importanza  dalle imprese è la flessibilità (67%), vengono poi saper lavorare in gruppo (57%), problem solving (46%), comunicare in italiano (41%), sostenibilità ambientale (37%), seguita dalle competenze digitali (31%), utilizzare matematica e informatica (23%), comunicare in lingue straniere (22%) e applicare tecnologie 4.0 per innovare (13%).