Bonometti (Confindustria Lombardia): sostenibilità grazie a crescita, inclusione, ambiente

Marco Bonometti
Marco Bonometti

Milano – “Con l’adesione al Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, Confindustria Lombardia ha deciso di fare la sua parte per portare avanti iniziative in linea con i nuovi standard sostenibili. E’ da questa volontà che nasce il progetto di comunicazione ‘Confindustria Lombardia per l’Agenda ONU 2030: Sviluppo Sostenibile’, con 2 chiari obiettivi: comunicare l’industria lombarda che già oggi rispetta gli obiettivi indicati dalle Nazioni Unite sulla sostenibilità, e i vantaggi competitivi derivanti dall’adozione di pratiche sostenibili; sensibilizzare le imprese e le persone che vivono l’impresa, a adottare pratiche che soddisfino i bisogni del presente tutelando le generazioni future”, così il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti. “Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è importante coniugare 3 fattori: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Questa per l’industria rappresenta una delle più affascinanti sfide degli ultimi decenni e proprio l’industria ha il dovere di prendere la leadership (in coabitazione con le istituzioni pubbliche a tutti i livelli) di questa fase di cambiamento, che è prima di tutto un cambiamento culturale, oltre che di approccio e tecnologico. L’Europa, l’Italia e la Lombardia, ognuno nel proprio ambito di competenza e nella propria sfera, devono alzare l’asticella della sfida sulla sostenibilità. Non si tratta di lanciare slogan ma di coniugare opportunità di competitività con il benessere dei nostri territori e delle persone. Questi criteri, che sono nel dna delle nostre imprese da decenni, un domani potrebbero diventare standard competitivi senza il rispetto dei quali alle aziende potrebbe essere precluso l’accesso a mercati, la partecipazione a bandi o il far parte di una determinata filiera. Come sistema Confindustria Lombardia rappresentiamo 13mila aziende e 700 mila dipendenti: una massa critica che può e deve essere parte attiva del cambiamento”, conclude il presidente di Confindustria Lombardia.