Villongo (Bg): terzo caso di meningite in un mese, tutto il paese deve vaccinarsi

Villongo (Bg): terzo caso di meningite in un mese, tutto il paese deve vaccinarsi

Villongo – Nuovo caso di sepsi da meningococco di tipo C per un cittadino di Villongo, a due passi dal lago d’Iseo, di 36 anni: è il terzo caso nello stesso paese in meno di un mese. Il giovane lavora alla Oldrati di Adro. Sono state già avviate le profilassi e verrà estesa l’offerta vaccinale fino ai 50enni a rischio. Praticamente dovrà essere vaccinato quasi tutto il paese. Lo annunciano l’assessore al Welfare Giulio Gallera e il sindaco Maria Ori Belometti, illustrando le azioni che si stanno mettendo in campo insieme alle Agenzie di tutela della salute di Brescia e Bergamo, e all’Azienda socio-sanitaria territoriale di Bergamo Est. Il terzo caso di infezione si è verificato sempre nella stessa comunità locale. Il 36enne è attualmente ricoverato in prognosi riservata al Civile. “Oltre alle operazioni di profilassi antibiotica che hanno già coinvolto familiari e conoscenti, abbiamo deciso di estendere il piano di offerta vaccinale avviato a seguito dei primi due eventi: stiamo già procedendo a contattare direttamente e personalmente tutti i giovani residenti di età compresa fra gli 11 e 25 anni, ed ora pensiamo di coinvolgere i medici di base per formulare la proposta di vaccinazione alla popolazione fino a 50 anni”, ha precisato l’assessore Gallera. Sono confermate le aperture aggiuntive dell’ambulatorio a Sarnico sede del Presidio socio sanitario territoriale (PreSST) ASST Bergamo Est, P.zza Libertà 37, nei giorni 24 – 27 – 30 e 31 dicembre e 2 – 3 gennaio ore 9-12 con accesso libero. Contestualmente l’assessore Gallera e il sindaco Maria Ori Belometti stanno valutando l’apertura un ambulatorio straordinario in paese, in locali che verranno definiti nelle prossime ore a cura dell’Agenzia per la Tutela della Salute di Bergamo, per procedere a sedute aggiuntive di vaccinazione. Secondo gli esperti della Regione il batterio sarebbe “particolarmente aggressivo”, e potrebbe determinare “infezioni generalizzate particolarmente gravi”. “Siamo in stretto contatto con l’Istituto superiore di Sanità – conclude l’assessore Gallera – con cui abbiamo condiviso le linee di intervento e gli approfondimenti necessari”.