Rischio terrorismo, in Lombardia grande attenzione alle criticità

Milano – “Secondo l’Italian Terrorism Infiltration Index 2019, la Lombardia è la regione italiana a maggior rischio di infiltrazioni terroristiche. Forse dobbiamo solo ringraziare il lavoro costante di intelligence se nel nostro Paese e nella nostra regione non è ancora successo nulla di grave”. Questo il commento di Riccardo De Corato, assessore regionale a Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione ai dati riportati dallo studio dell’Istituto Demoskopika sui rischi terrorismo. “Oggi – continua l’assessore – ricorre l’anniversario della morte del terrorista della strage di Berlino del 2006, Anis Amri, ucciso da due agenti della Polizia di stato nei pressi della stazione di Sesto San Giovanni. La nostra regione è quella dove risiedono più immigrati, il 22,4% del totale degli stranieri iscritti alle anagrafi italiane. Secondo i dati Orim e Polis al 1 luglio 2019 gli immigrati in Lombardia sono 1.352.007, in aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente. È del tutto evidente – prosegue De Corato – che ‘straniero’ non voglia assolutamente dire ‘terrorista’ ma davanti a questa mole di numeri in costante aumento ci vuole molta attenzione”. “La Lombardia – ricorda l’assessore – guidava le classifiche dei foreign fighters e a Milano abbiamo avuto terroristi che hanno pianificato attentati in giro per il mondo. Nella nostra regione risiedono illegalmente 112 mila extracomunitari un numero che non accenna a diminuire neanche quest’anno. Insomma – conclude – un terreno di crescita ideale per le idee estremistiche. A questo quadro aggiungiamoci anche che, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, adesso potranno sorgere moschee senza il minimo controllo”.