Trasporti, presentato primo dei 176 treni acquistati da Regione

Milano -Presentato questa mattina, nell’impianto di manutenzione Trenord di Milano Fiorenza, nell’area di Rho Fiera, il nuovo treno ad alta capacita’ che andra’ ad implementare l’offerta del servizio ferroviario regionale. Si tratta del primo dei 176 nuovi treni acquistati da FNM e FERROVIENORD, e consegnato da Hitachi, grazie al finanziamento di 1,6 miliardi di euro, garantito da Regione Lombardia. Presenti all’evento il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, con l’assessore regionale alle Infrastratture e Trasporti, Claudia Maria Terzi, il presidente di FNM, Andrea Gibelli, il direttore della direzione tecnica di Trenitalia, Marco Caposciutti e l’Amministratore Delegato Hitachi, Maurizio Manfellotto. Il treno, a doppio piano, di tipo Caravaggio, entrera’ in esercizio a gennaio 2020, al termine dei tempi tecnici per le autorizzazioni e la formazione del personale. E’ uno dei 15 convogli acquistati dalla Regione Lombardia grazie ai risparmi delle gare, tramite una cessione di contratto da parte di Trenitalia che si aggiungono ai 161 previsti inizialmente dal programma di rinnovo della flotta di Trenord (100 ad Alta Capacita’, 31 a media capacita’ e 30 diesel elettrici). “La rivoluzione per il miglioramento del servizio ferroviario lombardo – ha affermato il presidente che avevamo annunciato – sta dunque partendo. Ci vorra’ ancora del tempo perche’ si concluda, ma la presentazione di questo nuovo treno e’ la prova che stiamo lavorando con la massima determinazione per rendere finalmente il nostro trasporto su ferro degno della Lombardia. Non diamo niente per scontato, pero’ la strada intrapresa oggi e’ quella che va incoraggiata”. “I primi 15 nuovi treni – ha aggiunto il governatore – entreranno in servizio a partire da gennaio, ma per vedere dei risultati tangibili dovremo attendere che almeno 70, 80 convogli di muovano sulla nostra rete. Infine, poiche’ noi amministratori siamo tenuti a governare il presente, ma anche a offrire una visione di futuro, dovremo ricominciare, insieme agli esperti di settore, ma soprattutto alle migliori Universita’ di Italia e d’Europa, a immaginare il futuro sostenibile della mobilita’ in Lombardia”.