Tpl: Terzi, l’impegno della Regione c’è, Milano pensa solo a se stessa

Milano – “C’è da chiedersi se l’assessore Granelli abbia davvero le idee un po’ confuse oppure cerchi maldestramente di nascondere i problemi del Comune di Milano. Innanzitutto Granelli dovrebbe sapere che i termini di applicazione dell’IVA sono competenza esclusiva del Ministero delle Finanze. Se il Comune di Milano non vuol pagare l’IVA, chieda un parere a un fiscalista o alla Guardia di Finanza e non la paghi. Pensare che le leggi regionali possano cambiare il regime di applicazione dell’IVA è bizzarro: in ogni caso, come annunciato durante la conferenza del Tpl, convocheremo a breve le Agenzie di bacino per capire se esistono margini di intervento in modo da risolvere problemi creati da altri”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, replicando all’assessore del Comune di Milano, Marco Granelli. “Per quanto riguarda le risorse che verranno erogate all’agenzia di Milano, Granelli si accorge di questa fattispecie con due anni di ritardo. Soprattutto dovrebbe chiedersi perché succede questo: l’applicazione dei costi standard non può essere considerata penalizzante dato che risponde a criteri oggettivi. Il punto è che i costi di Milano sono i più elevati di tutta la Lombardia. Magari pensare a fare qualche gara, invece che affidamenti diretti in regime di monopolio, potrebbe essere un utile suggerimento per abbassare i costi anziché tagliare i servizi. Il discorso di Granelli appare ancora più strumentale se si considerano anche i maggiori introiti per Milano derivanti dall’applicazione dello Stibm. Granelli potrebbe rivolgersi anche ai suoi amici del Governo delle tasse invece di prendersela con la Regione italiana che investe di più sul trasporto pubblico locale. Preciso che l’impegno di Regione per il Tpl lombardo non diminuisce in termini di risorse, ma ancora una volta, come per la vicenda dello Stibm, chi governa il capoluogo di provincia dimostra un ‘milanocentrismo’ dimenticandosi e anzi disinteressandosi di quello che succede in tutto il resto della Lombardia”.