Istat: nuovi nati, al nord 1 su 5 ha entrambi genitori stranieri

Roma – Secondo i dati Istat, al Nord piu’ di un nato su cinque ha genitori entrambi stranieri: e’ quanto emerge dal Report dell’Istat sulla natalita’ e la fecondita’ della popolazione nel 2018. Al primo posto tra i nati stranieri iscritti in anagrafe si confermano i bambini rumeni (13.530 nati nel 2018), seguiti da marocchini (9.193), albanesi (6.944) e cinesi (3.362). Queste quattro comunita’ rappresentano la meta’ del totale dei nati stranieri. L’incidenza delle nascite da genitori entrambi stranieri sul totale dei nati e’ molto piu’ elevata nelle regioni del Nord (20,7% nel Nord-est e 21,0% nel Nord-ovest) dove la presenza straniera e’ piu’ stabile e radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (17,5%); nel Mezzogiorno l’incidenza e’ molto inferiore rispetto al resto d’Italia (6,0% al Sud e 5,6% nelle Isole). Nel 2018 e’ di cittadinanza straniera circa un nato su quattro in Emilia-Romagna (24,3%), quasi il 22% in Lombardia, circa un nato su cinque in Veneto, Liguria, Toscana e Piemonte. La percentuale di nati stranieri e’ decisamente piu’ contenuta in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno, con l’eccezione dell’Abruzzo (10,5%). In media nel 2018 ha almeno un genitore straniero oltre il 30% dei nati al Nord e il 25,4% al Centro; al Sud e nelle Isole le percentuali scendono a 9,5% e 8,9%. Le regioni del Centro-nord in cui la percentuale di nati da almeno un genitore straniero e’ piu’ elevata sono Emilia-Romagna (35,0%), Lombardia (30,9%), Liguria (30,1%), Veneto (29,7%) e Toscana (29,1%). Considerando la cittadinanza delle madri, al primo posto si confermano i nati da donne rumene (17.668 nati nel 2018), seguono quelli da donne marocchine (11.774) e albanesi (8.791); queste cittadinanze coprono il 43,1% delle nascite da madri straniere residenti in Italia. La propensione a formare una famiglia con figli tra concittadini (omogamia) e’ alta nelle comunita’ asiatiche e africane. All’opposto, le donne polacche, russe e brasiliane hanno piu’ frequentemente figli con partner italiani che con connazionali.