EY, mobilità possibile, 50% italiani sceglierebbe auto elettrica (1)

 

Milano – Lo sviluppo dell’ecosistema della smart mobility, di una mobilità più efficiente, sostenibile e inclusiva, incentrata sulle esigenze del viaggiatore e capace di migliorarne l’esperienza sono i temi al centro del convegno “La Mobilità del Possibile”. All’evento, tenutosi questa mattina presso il Palazzo della Regione, sono intervenuti importanti CEO delle aziende Auto, Trasporto e Mobilità e rappresentanti delle istituzioni che si sono confrontati su un settore che sta attraversando una completa trasformazione, sia nella prospettiva del consumatore sia in quella degli operatori. Dichiara Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea: “La smart mobility è un fenomeno rilevante e strategico per lo sviluppo sostenibile dell’economia. Si stima che questo mercato abbia un valore superiore ai 200 miliardi di euro e che nei prossimi 5 anni assorbirà in Italia circa 2,4 milioni di persone, di cui solo il 45% appartenenti al comparto automotive in senso stretto. Per crescere,” continua Iacovone “l’ecosistema della mobilità ha, però, bisogno che la dimensione istituzionale e quella infrastrutturale avanzino in parallelo, con un allineamento e coordinamento continui. Solo così si riuscirà a innovare le infrastrutture, a generare un ritorno degli investimenti in nuova mobilità e, soprattutto, ad aumentare e rendere più diffusi quei comportamenti “smart” in grado di generare un impatto concreto sulla salvaguardia dell’ambiente e su un consumo più sostenibile delle risorse e delle fonti energetiche”. Gli investimenti in smart mobility  A livello globale, le transazioni registrate nel campo della mobilità sono state circa 550 negli ultimi sei anni, superando la soglia di circa 200 miliardi di dollari di valore complessivo. Tra questi, 100 miliardi di dollari sono legati alla sharing mobility, 60 miliardi alla guida autonoma, 25 miliardi alla green mobility (inclusi i veicoli elettrici) e 16 miliardi alle auto connesse. Circa l’80% delle transazioni è stato effettuato da player non strettamente appartenenti al comparto automotive, in particolare fondi di Private Equity e Venture Capital (circa il 42,5% dell’intero mercato). Per scoprire come evolvono i bisogni di mobilità dei consumatori italiani e quale impatto stanno avendo i trend del settore sulle loro aspettative e il loro comportamenti nell’ambito della mobilità, EY ha realizzato, per il secondo anno, una ricerca su un campione di 1.500 consumatori italiani. Dallo studio promosso da EY emerge che l’88% degli intervistati si sposta per ragioni extra professionali, mentre solo il 63% lo fa per ragioni professionali. I giovani sotto i 24 anni si spostano, soprattutto, per esigenze di tempo libero, mentre per gli anziani (over 65) le commissioni e la spesa rappresentano il principale motivo di spostamento. Il 93% degli utenti Italiani dichiara di possedere, all’interno del proprio nucleo familiare, almeno un’automobile.