Comunità montane, Maffezzini nuovo presidente Conferenza Lombardia

Milano – Tiziano Maffezzini, attuale presidente della Comunita’ Montana Valtellina di Sondrio, e’ stato eletto all’unanimita’ nuovo presidente della Conferenza dei presidenti
delle Comunita’ montane lombarde. L’elezione e’ avvenuta, a Palazzo Lombardia, alla presenza dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori e dei 23
presidenti delle Comunita’ montane lombarde. “Ringrazio il presidente uscente, Alberto Mazzoleni, per il prezioso lavoro svolto nei sette anni della sua presidenza – ha
commentato Sertori – e faccio un grande in bocca al lupo al neo presidente Maffezzini per l’importante ruolo che ha assunto”. “Sono un sostenitore delle Comunita’ montane – ha continuato – perche’ determinano i confini di riferimento dei territori montani e permettono di dare loro la giusta rappresentanza e valorizzazione. Regione Lombardia ha intrapreso la strada giusta col voler mantenere questi enti che contraddistinguono ben il 40% del territorio regionale e che hanno esigenze e problematiche diverse rispetto alla pianura”. “L’auspicio dunque – ha concluso Sertori – e’ quello di poter continuare positivamente con il lavoro svolto sino ad ora, con il coinvolgimento e l’impegno da parte di tutti per rafforzare le Comunita’ montane, in termini di attivita’ sul territorio”. “Ci aspetta un grande lavoro – ha aggiunto il neo-presidente Maffezzini – per valorizzare il ruolo della Comunita’ montane, per la crescita e lo sviluppo dei territori montani della nostra
Regione”. La Conferenza dei presidenti e’ stata inoltre l’occasione per presentare lo stato di fatto del ‘Catasto regionale della Rete escursionistica lombarda’ affidato ad Ersaf, in collaborazione con Cai ed enti territoriali. Si tratta di un work in progress che verra’ aggiornato costantemente. I presidenti delle Comunita’ montane sono stati messi a conoscenza del primo censimento effettuato, denominato ‘Versione zero’ da cui risultano circa 11.000 km di sentieri rilevanti per le valenze ambientali, storiche e naturalistiche, al fine di coinvolgerli nell’implementazione dei dati mancanti.