Autonomia, Fontana: “Se risposta è negativa, pronti a fare da soli”

Autonomia, Fontana: “Se risposta è negativa, pronti a fare da soli”

Milano – Se le risposte e i tempi dettati dal governo non dovessero essere soddisfacenti, Regione Lombardia e’ pronta a fare l’autonomia da sola. Lo ha spiegato il presidente Attilio Fontana, a margine dell’inaugurazione del padiglione “G. Recordati” all’ospedale Buzzi di Milano. “Noi speriamo di non dover fare da soli, vorremmo che l’autonomia venisse letta come un’opportunita’ per il Paese, quindi ci auguriamo che cio’ non avvenga, ma se la risposta dovesse essere assolutamente negativa, si'”, ha risposto Fontana ai giornalisti che gli chiedevano se la Regione sia pronta a fare da sola. La strada e’ quella di legiferare materia per materia. “Quello che e’ successo ieri con i medici specializzandi – ha spiegato Fontana – e’ un esempio della direzione che andremmo ad assumere. Probabilmente su certe materie il governo impugnera’, su molte materie sara’ data ragione a noi, su altre al governo, ma almeno, nell’ambito dell’odierna situazione costituzionale, cercheremo di ottenere il massimo possibile”. E la prossima materia su cui Regione Lombardia potrebbe legiferare in autonomia e’ la scuola. “Come ho gia’ detto al ministro, in materia di istruzione abbiamo una legge che, per un impegno che mi sono assunto con lui, non ho ancora depositato perche’ prima voleva dire e spiegare tempi e iter della riforma, ma nel momento in cui i tempi fossero inaccettabili, io la depositero’. Gliene ho gia’ parlato, su quello come su altre materie”, ha annunciato Fontana. Domani e’ in programma il prossimo tavolo tecnico sull’autonomia al Ministero degli Affari Regionali. “Sara’ un incontro interlocutorio. Si dovranno esaminare i documenti redatti finora e cercare di creare un ulteriore avvicinamento su tutte le materie, ma e’ sicuramente una questione tecnica che credo non comporti neanche tanto tempo, perche’ ormai eravamo arrivati quasi alla conclusione del lavoro”, ha precisato Fontana. “Quello che conta – ha aggiunto – saranno i tempi che dettera’ il ministro quando avra’ chiarito le procedure. Quando avremo letto il contenuto del Ddl e ci avra’ detto i tempi per approvare i costi standard e i lep, avremo le idee piu’ chiare. Io credo che questo il ministro ce lo dovra’ comunicare entro la fine dell’anno. E questo e’ un termine gia’ largo. Aspettiamo quello e poi si potra’ fare una valutazione”