Cisl, alleanza contro povertà: «Aprire confronto per correttivi RdC e politiche di inclusione»

Milano – L’Alleanza contro la povertà in Italia – che dal 2013 si occupa della promozione di politiche di contrasto alla povertà assoluta – in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, auspica che già dalla predisposizione della legge di Bilancio si realizzi un confronto con il Governo per la definizione delle politiche necessarie a contrastare il dramma della povertà assoluta che troppe persone, ancora oggi, vivono nel nostro Paese e che non è adeguatamente affrontato. 
L’introduzione del Reddito di Cittadinanza, nonostante l’importante stanziamento di risorse che ha ampliato la platea dei beneficiari e l’importo del contribuito economico, non ha cancellato la povertà. Per questo ribadiamo con forza la necessità di mantenere lo stanziamento di risorse previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno e di mettere in atto i correttivi volti al raggiungimento delle persone escluse o penalizzate dai parametri di accesso e di erogazione della misura, come i senza dimora. Chiediamo, inoltre, che una particolare attenzione sia dedicata all’implementazione dei percorsi di inclusione sociale e lavorativa, con il necessario rafforzamento dell’infrastruttura dei servizi pubblici territoriali – a partire da quelli sociali – per un’adeguata presa in carico dei soggetti in condizione di disagio economico. 
I dati diffusi da INPS sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza mostrano come sia indispensabile mantenere la dotazione prevista sul Fondo dedicato. Gli eventuali risparmi di spesa – dovuti a un minore numero di beneficiari rispetto alle stime iniziali – andrebbero indirizzati alla necessaria rimodulazione della scala di equivalenza, attualmente penalizzante per i nuclei numerosi e con minori, e all’estensione della misura ai cittadini extracomunitari, discriminati in modo inaccettabile dalla normativa in essere, a cominciare dall’emanando decreto sulle certificazioni richieste. 
L’Alleanza, infine, nel sottolineare la centralità della rete dei servizi pubblici sul territorio e la necessità della loro azione integrata nel rispondere alla multidimensionalità della condizione di povertà, auspica che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emani al più presto il decreto di riparto dei Fondi previsti per il 2019 destinati al rafforzamento dei servizi. Fondi che, seppur ancora insufficienti, sono indispensabili a sostenere il processo di rafforzamento della rete territoriale necessario a realizzare percorsi di inclusione rispondenti ai bisogni di ciascun nucleo in condizione di disagio. In Lombardia l’incidenza di povertà media era nel 2017 al 5,5%, nel 2018 è al 6,6%: è peggiorata più nelle famiglie italiane che straniere, si è ridotta nell’area metropolitana ma è cresciuta negli altri comuni, soprattutto i quelli più piccoli. Lo sottolinea l’Alleanza contro la povertà Lombardia, ricordando che l’ultimo monitoraggio di Polis Lombardia indica oltre 180mila le famiglie lombarde in condizione di povertà assoluta. Dall’ultimo report dell’Inps sul reddito di cittadinanza risulta che la Lombardia con oltre 143.000 domande è la terza regione per numeri di istanze presentate dopo Campania e Sicilia, la quinta per numero di domande accolte (80.143). Nel corso dell’incontro dei giorni scorsi in Regione con gli assessori Bolognini e Rizzoli, l’Alleanza contro la povertà Lombardia ha sottolineato la necessità di favorire l’interazione tra le misure di politiche attive e gli interventi di inclusione sociale e di avviare un momento di monitoraggio e valutazione sulle complessive misure di contrasto alla povertà, comprese quelle regionali come Reddito di Autonomia, per dare risposte più efficaci alle condizioni di vulnerabilità e fragilità delle famiglie lombarde