Cooperative: nasce il Comitato Regionale

Milano – Dopo la stipula del contratto nazionale della cooperazione sociale, in Lombardia si è aperto il confronto regionale per rinnovare il contratto di secondo livello in cui sono coinvolti oltre 70.000 addetti per oltre 1.500 cooperative. “Per accompagnare questo processo di rinnovo – si legge in una nota di Agci Lombardia, Confcooperative, Legacoop e sindacati confederali –  il 29 luglio si è costituito il Comitato Misto Paritetico Regionale (CMPR). “Questo Comitato è luogo fondamentale per sviluppare, nella corretta applicazione del contratto nazionale, le azioni necessarie alla tutela e promozione del movimento cooperativo, inteso sia come imprese cooperative sia come soci lavoratori sia come lavoratori, anche al fine di contrastare il fenomeno della falsa cooperazione. Una delle prime azioni del Comitato – vista la responsabilità diretta delle Pubbliche Amministrazioni nel riconoscere la piena dignità del lavoro svolto da operatrici e operatori della cooperazione sociale – è stato richiedere agli Enti Locali di adeguare tariffe e capitolati di appalto per recepire gli aumenti del costo del lavoro, e in merito auspichiamo di avere a breve notizie attraverso gli incontri richiesti a Regione Lombardia e ANCI.  L’impegno delle parti sociali costituenti il Comitato Regionale è di attivare in ogni territorio tavoli di confronto per sviluppare la contrattazione di secondo livello. Altra azione sarà la costituzione, laddove non presenti, dei Comitati Misti Paritetici Provinciali. La scelta di una contrattazione di secondo livello che sia il più prossima possibile alle realtà cooperative rappresenta una sfida per ottimizzare questo importante strumento ai diversi bisogni delle realtà operanti su un territorio complesso e articolato come quello lombardo. Il CMPR intende, così come evidenziato anche nell’ultimo incontro dell’8 ottobre, altresì monitorare la corretta applicazione del contratto nazionale, attraverso l’osservazione e la segnalazione di problematiche specifiche nel campo degli affidamenti dei servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni e monitorare il pieno rispetto del contratto da parte delle singole cooperative operanti sul territorio anche attraverso azioni di segnalazione di pratiche scorrette. Nel confronto tra le parti è emersa anche la volontà comune di agire sulle tematiche del welfare aziendale, dei percorsi di conciliazione vita-lavoro e sulla possibilità di affrontare questioni come l’invecchiamento della popolazione lavorativa del comparto con le conseguenti necessità in termini di accompagnamento e sostegno”, conclude la nota.