“Greenability”: Confcommercio Milano per la Milano Green Week

“Greenability”: Confcommercio Milano per la Milano Green Week

Milano – “Greenability” è l’evento dedicato al Plastic Free promosso oggi da Confcommercio Milano in occasione della seconda edizione della Milano Green Week con le best practice di imprese “green” che hanno intrapreso azioni concrete per una graduale riduzione dell’utilizzo della plastica a favore di un ambiente più sostenibile. “A Milano le imprese “green” sono 8mila, il 20% in più in cinque anni e danno lavoro a 80mila persone*. L’attenzione all’ambiente – sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano – è molto importante dal punto di vista sociale, ma è anche – sempre di più – un elemento distintivo decisivo per il successo dell’attività imprenditoriale. La dimostrazione pratica sono le case history e i test drive protagonisti oggi”. L’evento di Confcommercio Milano è stato realizzato in collaborazione con LifeGate, intervenuta con l’amministratore delegato Enea Roveda, che ha presentato l’iniziativa LifeGate PlasticLess®, con lo scopo di sensibilizzare al tema del Plastic Free. Il progetto proposto da LifeGate consiste nell’installazione del Seabin: un particolare cestino che viene posizionato nei porti ed è in grado di raccogliere 500 kg di plastiche e microplastiche ogni anno. “Sono particolarmente contento di essere qui proprio oggi, con altre imprese a raccontare iniziative per la riduzione della plastica – spiega Enea Roveda, CEO di LifeGate – giornata in cui milioni di ragazzi sono in piazza per chiedere a noi adulti e aziende azioni per assicurargli un mondo migliore. È un percorso che LifeGate da 20 anni ha intrapreso fornendo informazioni e strumenti concreti per abbracciare la sostenibilità in ogni scelta quotidiana per diventare protagonisti di una nuova società”. Ogni giorno – ha ricordato LifeGate – vengono versate 90 tonnellate di rifiuti nei mari italiani e 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani. 730 sono le tonnellate di plastica riversate quotidianamente solo nel mar Mediterraneo. Continuando così, nel 2050 negli oceani, si troverà più plastica che pesci. Il 32% della popolazione italiana, secondo le stime di LifeGate, ha piena conoscenza del problema con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno. Ad oggi sono stati coinvolti quattro Paesi europei, con l’installazione di 53 dispositivi, e l’obiettivo di LifeGate è quello di posizionare un cestino in ogni porto d’Europa nei prossimi anni. Cristina Tajani, assessore a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano, ha illustrato il progetto “Plastic Free”, la campagna del Comune (con l’adesione di Confcommercio Milano con la Rete associativa vie e le sperimentazioni all’Isola e a Niguarda) per favorire la riduzione dell’utilizzo di imballaggi di plastica negli esercizi commerciali milanesi. “Grazie alla collaborazione con Confcommercio Milano e Lega Ambiente – ha affermato Cristina Tajani – stiamo sperimentando l’abbandono delle plastiche monouso in molti pubblici esercizi della città. Ad oggi sono oltre 100 le attività che ci stanno accompagnando ed altre 100 stanno aderendo al percorso “Milano Plastic Free” volto a   promuovere atteggiamenti e comportamenti virtuosi capaci di modificare le abitudini dei consumatori e dei cittadini a beneficio della città e dell’ambiente. Piccoli gesti quotidiani che contribuiscono ad un più ampio e ambizioso obbiettivo perseguito dall’Amministrazione, fare di Milano la prima città italiana interamente libera dalle plastiche inquinanti”.