Settimana Moda Milano, associazioni di categoria: viabilità in centro un disastro annunciato

Milano – Le Associazioni e Sindacati di Categoria (TAM , SATAM, UNIONE ARTIGIANI, URITAXI, UNICA CGIL, FIT CISL LOMBARDIA, CONFCOOPERATIVE LOMBARDIA, LEGA COOPERATIVE) hanno fatto sapere in una nota “Sapevamo che la settimana della moda, come tutti gli eventi di questa portata, avrebbe aumentato decisamente il traffico nel centro storico rendendo difficile la viabilità nei punti di maggiore attrazione. Sapevamo anche che i lavori per la M4 e i molti altri cantieri aperti negli ultimi tempi avrebbero ulteriormente peggiorato la circolazione nella cerchia interna. Quello che proprio non potevamo prevedere è la chiusura totale alla circolazione, dalla mezzanotte del 23 settembre alle dodici del 24 settembre di una porzione importante del centro storico comprendente Piazza della Scala e le vie limitrofe, ma anche importanti vie di scorrimento come corso Venezia e via dell’Orso. Due giorni di chiusura totale, anche per il servizio pubblico. Un provvedimento davvero invasivo, che ha lasciato attoniti anche milanesi e visitatori che usufruiscono del servizio taxi. L’organizzazione di eventi è manifestazione di una positiva vitalità, di cui ci rallegriamo. Una corretta gestione della viabilità sembra però essenziale per la buona riuscita degli eventi stessi, oltre che dovere per l’Amministrazione che intenda rispettare le esigenze di tutti i propri cittadini e ospiti. Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo invece rilevare che un’ordinanza del Comune impedisce la circolazione del servizio pubblico in ampie e nevralgiche zone del centro. Così se ne compromette l’efficienza, creando disagi che inevitabilmente ricadono sull’utenza. Taxi impossibilitati a raggiungere chi sta semplicemente chiedendo di accedere a un servizio pubblico, come successo anche sabato scorso a Linate, dove alle auto bianche si è impedito di servire gli spettatori del concerto. Ma anche taxi bloccati nel traffico impazzito e abbandonato a se stesso. Accade sempre più spesso, nelle più diverse circostanze, senza che possiamo in alcun modo intervenire. Una situazione che danneggia gli operatori del servizio taxi. Un disservizio per gli utenti. Una responsabilità non nostra.”