Treu (Cnel): convenzione su rappresentanza elimina distorsioni in contratti di lavoro

Tiziano Treu
Tiziano Treu

Roma – “La firma della convenzione per la misurazione e la verifica della rappresentanza sindacale, tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria con Inps e Ispettorato del Lavoro, ha un valore importantissimo”, dichiara Tiziano Treu, presidente del Cnel. “Fino a oggi – prosegue Treu – l’impossibilita’ di verificare i numeri dichiarati, nella definizione dei Ccnl, aveva creato delle distorsioni che finivano per equiparare i contratti nazionali firmati dalle piu’ grandi organizzazioni ai contratti pirata siglati da associazioni che dichiaravano un numero di associati non verificabile. Da oggi, a rappresentare il benchmark per l’applicazione di benefici normativi e contributivi da inserire nei Ccnl a tutela del lavoro, saranno le associazioni e le federazioni sindacali e datoriali piu’ numerose. Possiamo dire che contarsi permette di contare. Abbiamo piu’ volte segnalato con preoccupazione, anche nel corso delle audizioni in Parlamento, la crescita esponenziale di contratti pirata, registrata negli ultimi anni attraverso il monitoraggio che il Cnel effettua con regolarita’ dal 1986. A fine 2018 erano circa 800 i contratti classificati nel nostro archivio nazionale, di cui soltanto 375 con caratteristiche allineate dal punto di vista dei dati Inps e relativi alle sigle piu’ rappresentative. La crescita dei contratti – conclude – e’ in parte fisiologica, perche’ legata allo sfrangiamento dell’economia, ma la misurazione della rappresentanza e’ un buon argine contro la deriva del fenomeno”