Inca Cgil: tutela Inail anche ai rider

Milano – In caso di infortunio e malattia professionale, tutti i ciclofattorini potranno contare sulla tutela Inail, a prescindere da quale sia il loro contratto di lavoro. Al lavoratore, questo comporta che, in caso di infortunio o malattia professionale, è data la possibilità di accedere alle prestazioni economiche e sanitarie erogate dall’Inail, come l‘indennità di temporanea assoluta (sostitutiva della retribuzione), indennizzo danno biologico, rendita mensile Inail, rendita ai superstiti, ecc., ma anche cure mediche, cure termali, protesi e ausili, ecc. Il principio base, sancito dalla legge, è che da ora in avanti ogni impresa, che si avvale della piattaforma, anche digitale, è tenuta al rispetto sia di tutti gli adempimenti del datore di lavoro previsti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965 sia, a propria cura e spese, alle norme in materia di salute e sicurezza, contenute nel D.Lgs 81/2008. E’ una delle novità contenute nel decreto legge n. 101/2019, entrato in vigore giovedì 5 settembre, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre. “Si tratta di un primo importante passo avanti che va a colmare una grave lacuna in materia di tutela del lavoro”, ma che lascia ancora sul tappeto molti problemi legati alle reali condizioni di lavoro, su cui il decreto non interviene per prevenire e contrastare il grave fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, che affligge questa categoria di lavoratori”, commenta Silvino Candeloro, del collegio di presidenza Inca.