Ue, Coldiretti: Commissario agricoltura atteso da 50 anni

Milano –  “Sono quasi 50 anni che nell’ambito della Commissione Europea la responsabilità del settore primario non viene assegnata all’Italia che è il primo Paese dell’Unione per valore aggiunto agricolo ma anche per qualità e sostenibilità delle produzioni”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che la nomina di un rappresentante italiano all’agricoltura nella Commissione guidata da Ursula von der Leyen “deve essere un obiettivo del nuovo Governo guidato dal premier Giuseppe Conte che ha manifestato la necessità di recuperare il tempo perduto per consentire all’Italia il ruolo da protagonista che merita”. “L’agroalimentare nazionale – ricorda Prandini – vale il 12% del Pil e offre lavoro a 1,3 milioni di addetti, ma è soprattutto un elemento di traino per l’intera economia anche all’estero dove rappresenta il vero simbolo del Made in Italy.con 41,8 miliardi di euro di esportazioni, aumentate del 47,8% dal 2008 nonostante la recessione”. E’ dal 1972 con Carlo Scarascia Mugnozza, nella Commissione Mansholt, che l’Italia non ha un proprio rappresentante all’agricoltura nell’ambito della Commissione europea “a conferma della disattenzione nei confronti del settore degli ultimi decenni, nonostante la grande rivoluzione che è avvenuta nelle campagne italiane che sono diventate – sottolinea Prandini – una realtà da primato a livello internazionale per sostenibilità economica ed ambientale ma anche per la capacità di offrire lavoro alle nuove generazioni.